
Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inps non ha approvato il bilancio preventivo per il 2017, non rinvenendo nello stesso l'attuazione degli indirizzi a suo tempo dati. E' quanto si legge in una nota dell'Istituto nella quale si precisa che "i documenti che rappresentano il Bilancio preventivo evidenziano carenze di risposte da parte dell'Istituto su punti rilevanti (come crediti contributivi, patrimonio immobiliare) oggetto di osservazioni anche da parte del Collegio dei sindaci e del ministero del Lavoro, che non consentono al Civ di dare un giudizio positivo".
La replica dei vertici dell'Inps: "Nessun allarme, motivazioni Civ strumentali": "Sul bilancio di previsione dell'Inps non c'è nessun allarme. Le prestazioni sono garantite" dallo Stato, ha detto il direttore generale dell'Inps, Gabriella Di Michele, commentando il no del Civ al bilancio. "Il documento è stato costruito applicando la normativa esistente" ha spiegato all'Ansa. "Il Civ si è preso una bella responsabilità dicendo di no, ora il bilancio va all'esame del ministero". Di Michele ha poi precisato che oggi il membro del ministero presente all'incontro ha dato parere favorevole al bilancio. "Le motivazioni del Civ sui crediti - ha aggiunto Di Michele - sono strumentali. Negli ultimi anni il Civ ha sempre approvato il bilancio. Quest'anno i risultati delle entrate sono positivi e c'è un recupero crediti che aumenta del 6%".
Poletti: "Nessuna conseguenza sui cittadini": La decisione del Civ dell'Inps "non ha conseguenze sui cittadini che percepiscono la pensione. Non c'è alcun problema, neanche sulla stabilità e sostenibilità del sistema italiano". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in merito alla bocciatura del bilancio previsionale dell'Istituto, spiegando che, come prevede la legge, il ministero si metterà subito al lavoro "per raccogliere tutte le informazioni necessarie in forza delle quali il Civ non ha approvato il bilancio e insieme al Tesoro faremo le valutazioni necessarie".
Il Presidente dell’Inps, in precedenza, aveva, dal canto suo, spento gli allarmismi creati intorno al disavanzo dell’Istituto e rilanciato la sfida: dare maggiore attenzione ai poveri e lavorare sulle criticità del sistema previdenziale italiano, la cui performance è peraltro nettamente migliorata rispetto ad anni fa.
Le fasce di popolazione più povere rappresentano il tema che più sta a cuore al Presidente dell’Inps Tito Boeri, secondo il quale "occorre rendere il nostro sistema di protezione sociale più orientato verso le persone che ne hanno più bisogno. Il nostro Paese - afferma Boeri - per 100 euro spesi al giorno ne destina solo 3 al 10% più povero della popolazione". Andare maggiormente incontro ai più poveri, dunque, è la priorità, anche considerando che "sono aumentati molto nel nostro Paese, di un terzo secondo le statistiche sui redditi e persino raddoppiati se si osservano le statistiche sui consumi".
Decisamente rassicuranti, invece, le dichiarazioni del Presidente Inps rispetto al disavanzo dell’Istituto recentemente evidenziato da un rapporto della Corte dei conti, ed enfatizzato dalla stampa.
"Previsioni e consuntivi riferiti all’Inps sono già incorporati nelle stime sul disavanzo pubblico italiano, sono cose già note pertanto. Senza creare allarmismi – afferma il Presidente Boeri - ricordo ai cittadini che INPS opera per conto dello Stato, è mero ente-erogatore che talvolta anticipa delle poste di spesa, che poi vengono ripianate con trasferimenti compensativi da parte del Bilancio dello Stato. Le persone devono preoccuparsi per l’aumento del debito pubblico, non per queste cose” ha concluso.