
Che il Decreto sull’appropriatezza delle prestazioni debba essere rivisto, al fine di meglio tutelare i cittadini, l’Anap lo va dicendo da tempo, evidenziando, in particolare, la non rispondenza delle prestazioni inserite nell’elenco con le esigenze imprescindibili delle donne. Ora, il 12 febbraio, si è tenuto un incontro tra il Ministro della Salute, le Regioni e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurgici e degli Odontoiatri durante il quale, sono state esaminate le criticità emerse successivamente alla pubblicazione del Decreto sull’appropriatezza prescrittiva.
Alla luce del confronto, Ministro della Salute, Regioni e FNOMCeO hanno, tra l’altro, condiviso l’impegno:
- di confermare l’obiettivo etico di perseguire con determinazione la massima appropriatezza di tutte le prestazioni sanitarie erogate dal SSN, sia in regime di ricovero, sia in regime ambulatoriale, sia nelle cure primarie, comprese le indagini diagnostiche;
- di attivare un tavolo congiunto di confronto, con la partecipazione di Ministero della Salute, delle Regioni, della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici, la quale potrà avvalersi anche dell’apporto delle società scientifiche, al fine di semplificare dal punto di vista organizzativo e prescrittivo ed eventualmente riformulare i criteri di appropriatezza e di erogabilità previsti dal D.M. 9 dicembre 2015;
- a coinvolgere i medici nella governance del sistema e delle eventuali criticità nella fase attuativa ed applicativa del D.M. 9 dicembre 2015;
- di condividere e predisporre una circolare esplicativa con l’obiettivo di garantire l’applicazione omogenea delle disposizioni del D.M. 9 dicembre 2015 sul territorio nazionale;
- a fare una adeguata informazione presso i pazienti, anche attraverso specifiche campagne di comunicazione, con l’obiettivo di facilitare la comprensione del contenuto del D.M. e di garantire che i pazienti cronici e gli invalidi rimangono salvaguardati dalle vigenti disposizioni;
- che le risorse risparmiate saranno reinvestite nel SSN, nella direzione dell’appropriatezza clinica e organizzativa.
Il confronto tra il Ministro della Salute, le Regioni e la FNOMCeO ha portato inoltre a chiarire che le sanzioni previste dall’art. 9-quater del D.L. n. 78 del 2015, conv. dalla legge n. 125 del 2015, non sono immediatamente applicabili e saranno oggetto di futuro accordo in Conferenza Stato-Regioni, come già previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 26 novembre 2015.