
L'Unione Europea ha assunto nel corso del tempo un peso e un'influenza sempre maggiore nelle politiche dei Paesi membri e nella vita degli stessi cittadini comunitari. Ciò è avvenuto attraverso le varie fasi della costruzione europea ed anche in funzione della necessità di mettere le nostre economie nelle condizioni di competere nello scenario mondiale sempre più globalizzato.
Nei seguenti paragrafi forniremo in estrema sintesi alcuni elementi di conoscenza sull'Unione Europea, sulle politiche a livello europeo che interessano gli anziani, nonché su AGE Platform Europe, la piattaforma europea a cui aderisce l'Anap.
- Obiettivi dell’Unione Europea: Dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti umani sono tra i valori fondamentali dell'UE. Dall'entrata in vigore del trattato di Lisbona, nel 2009, la Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti questi diritti e le Istituzioni dell'UE hanno l'obbligo giuridico di difenderli, e altrettanto sono tenuti a fare i Paesi membri quando applicano la legislazione europea.
- Competenze U.E. in materia sociale:
Nel campo sanitario: Spetta ai governi nazionali organizzare l'assistenza sanitaria e garantirne il funzionamento. L'UE provvede a integrare le politiche nazionali. L’azione specifica dell'UE in sanità si esplica, tra l’altro, nei seguenti campi:
- Emanazione di leggi e norme comunitarie per i prodotti e i servizi sanitari.
- Fornitura di strumenti per le migliori pratiche (per es. attività di promozione della salute, gestione dei fattori di rischio, etc.).
- Finanziamenti per iniziative innovative per la salute
- Prevenzione malattie
- Approvazione dei medicinali prima di essere commercializzati
- Ricerca medica
Il diritto dei cittadini europei a farsi curare in un altro paese dell’UE è sancito dalla normativa dell’UE. La tessera europea di assicurazione malattia rende più facile ai viaggiatori ottenere le cure sanitarie in caso di malattia in un altro paese europeo.
L'UE lavora in stretta collaborazione con partner strategici, fra cui l'Organizzazione mondiale della sanità.
Sulle politiche sociali: La responsabilità della politica sociale e del lavoro spetta in primo luogo ai governi nazionali. I finanziamenti dell'UE si limitano a sostenere e integrare i loro sforzi. Per contrastare l'impatto dell'invecchiamento della popolazione, le politiche dell'UE in materia di occupazione e affari sociali si propongono, tra l’altro, di:
- modernizzare i sistemi di sicurezza sociale;
- agevolare la libera circolazione dei lavoratori nell'UE;
- alleviare la povertà;
- proteggere le persone con disabilità.
Inoltre, l'UE:
- coordina e controlla le politiche nazionali;
- sollecita l’adozione di adeguate misure su povertà, integrazione e pensioni;
- adotta disposizioni legislative sui diritti e discriminazioni e il coordinamento dei regimi di sicurezza sociale, controllandone l'applicazione.
Sulla sicurezza sociale e l’integrazione: L'UE promuove la sicurezza sociale e l'integrazione erogando e coordinando finanziamenti per aiutare i Paesi membri a investire nelle persone - in settori come l'assistenza all'infanzia, l'assistenza sanitaria, la formazione, l'accessibilità delle infrastrutture, l'orientamento nella ricerca di un lavoro -, nonché a riformare i loro sistemi di sicurezza sociale.
L'UE e i Paesi membri stanno collaborando per coordinare i regimi di sicurezza sociale, in modo da consentire ai lavoratori di percepire la pensione e beneficiare delle prestazioni sociali anche quando cambiano occupazione e lavorano in diversi paesi dell'Unione.
- Priorità indicate dal Parlamento europeo per il Semestre
Il Parlamento europeo ha adottato il documento che definisce le priorità della Commissione per il coordinamento delle politiche economiche. Al primo posto si chiedono azioni decisive per combattere la disoccupazione di lunga durata e si chiede di intensificare la lotta contro la povertà, riaffermando gli obiettivi sociali della UE si è prefissata nella strategia Europa 2020. Si sottolinea inoltre l'importanza di equità sociale nella conduzione di riforme. Nelle sua relazione, il Parlamento europeo rivolge concrete raccomandazioni su alcune aree di intervento.
- Combattere la disoccupazione a lungo termine e iniziare a investire nella formazione permanente: Per quanto riguarda i lavoratori più anziani, il Parlamento mette in evidenza il fatto che i tassi di occupazione sono molto bassi per questa categoria di età e che sono a più alto rischio di disoccupazione di lunga durata. Diversi sono i richiami per promuovere una strategia di investimento per l'intero ciclo di istruzione, compreso l'apprendimento permanente, basato sul lavoro e sul posto di lavoro. Inoltre, il Parlamento sottolinea l'importanza di rispondere alle esigenze specifiche dei lavoratori anziani, ad esempio con soluzioni di lavoro flessibile.
Esortazioni vengono effettuate anche a sostegno di misure per consentire un equilibrio tra lavoro e vita familiare, compresa l'assistenza per i familiari a carico.
- Riaffermazione dell’obiettivo riduzione della povertà: Viene ribadito l'obiettivo dell’Europa 2020 di riduzione del numero delle persone che vivono in condizioni di povertà o di esclusione sociale. Il Parlamento chiede un'azione più incisiva contro la povertà, ricollegando la strategia Europa 2020 per il Semestre europeo, e invita la Commissione a presentare nel merito una strategia integrata per l'UE.
- Le riforme delle pensioni: conciliare adeguatezza e sostenibilità: Alla luce del cambiamento demografico, il Parlamento solleva anche la questione della promozione dell'invecchiamento attivo e l'importanza di mantenere l'adeguatezza delle pensioni del primo pilastro e il sistema del reddito minimo. Diversi sono i riferimenti alla adeguatezza del sostegno al reddito per tutta la vita, mantenendo però la sostenibilità dei sistemi pensionistici pubblici.
- Migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria, investire in cure a lungo termine: Viene indicata la necessità di investimenti in risorse formali ed informali per la cura e viene evidenziata anche l'importanza di migliorare la situazione dell’assistenza, specie quella riguardante le cure di lunga durata. Il Parlamento ricorda i principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e incoraggia misure per l'accesso e la qualità dei servizi sanitari, al fine di ridurre le disuguaglianze sanitarie.
- La partecipazione dell’Anap al processo europeo: AGE Platform Europe: AGE Platform Europe è una rete europea di oltre 150 organizzazioni che rappresentano direttamente oltre 40 milioni di anziani in Europa. AGE Platform Europe è stata istituita nel gennaio 2001 a seguito di un processo di discussione su come migliorare e rafforzare la cooperazione tra le organizzazioni degli anziani a livello europeo. L'Anap è stata tra i fondatori di AGE, in quanto ha da subito valutato positivamente l’opportunità di mettersi insieme per contare di più in Europa e meglio difendere gli interessi degli anziani ed ha lavorato affinché tale organizzazione cominciasse ad operare.
Il lavoro di AGE si concentra su una vasta gamma di aree politiche che hanno un impatto sulle persone anziane e sui pensionati. Tra i problemi che AGE affronta ci sono: l’anti-discriminazione ai danni delle persone anziane, l'occupazione dei lavoratori anziani, l'invecchiamento attivo, la protezione sociale, la riforma delle pensioni, l'inclusione sociale, la salute, la solidarietà tra le generazioni, la ricerca nel campo sociale, l'accessibilità dei trasporti pubblici, l'ambiente di vita a misura di anziano, le nuove tecnologie. AGE Platform Europe prende anche parte attiva in numerosi progetti europei.
L'obiettivo è quello di dar voce e promuovere gli interessi dei 190 milioni di abitanti in età anziana nell'Unione europea e far aumentare la consapevolezza dei problemi che più li riguardano. AGE si propone di rappresentare le persone anziane e i pensionati nei dibattiti politici dell'UE, anche attraverso la partecipazione attiva delle Organizzazioni aderenti a livello comunitario, nazionale, regionale e locale, adottando allo scopo una piattaforma europea.
Nel mese di ottobre AGE ha indirizzato una lettera al Presidente della Commissione Juncker per sottolineare i bisogni degli anziani da affrontare nel documento annuale per la crescita e nel semestre europeo 2016.
L’Anap partecipa attivamente alla formazione delle decisioni e degli orientamenti di AGE Platform Europe sia nel lavoro delle Commissioni (Task Forces), sia nella Assemblea dei soci che si tiene annualmente a Bruxelles, sia intervenendo con proposte e sollecitazioni su singoli argomenti o documenti. A livello nazionale è costituito un Coordinamento della Associazioni italiane che aderiscono ad AGE.
Attualmente, su proposta della delegazione dell’Anap presente all’ultima Assemblea di AGE che si è tenuta a Bruxelles nel novembre scorso, sta prendendo corpo un processo di revisione dello Statuto e dei regolamenti di AGE e sarà costituita una Commissione plurinazionale per introdurre elementi più adeguati di democrazia interna e per rafforzare il ruolo di rappresentanza sindacale di AGE a livello europeo.