Anche la nonna "acquisita" ha diritto a vedere i nipoti: lo dice la Cassazione

15 Gennaio, 2019
La nonna "acquisita" ha diritto a vedere i nipoti

Anche la nonna "acquisita", seconda moglie o convivente del nonno "biologico", ha diritto a instaurare e mantenere "rapporti significativi" con i nipoti minorenni. Lo ha sancito la Cassazione, accogliendo il ricorso di due coniugi che si erano rivolti al tribunale dei minorenni di Roma per vedere riconosciuto il loro diritto a mantenere i rapporti "interrotti o comunque resi assai difficoltosi dai genitori" con le nipotine, due gemelle ancora minorenni.

I giudici del merito avevano, in particolare, respinto il ricorso ritenendo che la signora non fosse legittimata ad agire in giudizio, perché seconda moglie del nonno biologico delle bambine e, dunque, non "ascendente", ossia persona legata alle minori da "parentela in linea retta".

La prima sezione civile della Suprema Corte ha invece annullato la decisione della Corte d’appello di Roma e disposto un nuovo esame del caso: "L'interesse al ricorso - si legge nell'ordinanza - deve ritenersi sussistente in capo ad entrambi i ricorrenti, essendo portatori entrambi di un interesse a preservare le condizioni per l’armonica e serena crescita delle nipoti derivante dal mantenimento della frequentazione con il nucleo familiare, sia pure di fatto, con il quale le medesime erano abituate a rapportarsi".

Il motivo è semplice: non solo i genitori devono mantenere dei rapporti con i figli ma anche le altre persone la cui relazione può essere positiva per i minori. E tra queste, in primis, ci sono, appunto, i nonni.