Tutte le novità del paniere Istat 2017

14 Febbraio, 2017
Tutte le novità del paniere Istat 2017

Ogni anno, l'Istat rivede l'elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al consumo finalizzata alla misura dell'inflazione.

L'aggiornamento tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.
Nel paniere utilizzato nel 2017 per il calcolo degli indici NIC (per l'intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.481 prodotti elementari, raggruppati in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 405 aggregati. Per il calcolo dell'indice IPCA (armonizzato a livello europeo) viene invece impiegato un paniere di 1.498 prodotti elementari, raggruppati in 923 prodotti e 409 aggregati.

Nel 2017 entrano nel paniere 12 nuovi beni e servizi: i Preparati di carne da cuocere, i Preparati vegetariani e/o vegani, i Centrifugati di frutta e/o verdura al bar, la Birra artigianale, gli Smartwatch, i Dispositivi da polso per attività sportive, le Soundbar (barre amplificatrici di suoni), l'Action camera, le Cartucce a getto d'inchiostro, le Asciugatrici, le Centrifughe e i Servizi assicurativi connessi all'abitazione. Escono dal paniere le Videocamere tradizionali (sostituite dall'Action camera).

Ricordiamo, in proposito, che il Presidente dell’Anap, Giampaolo Palazzi, in occasione della manifestazione del Cupla del 14 settembre scorso ebbe a dire: “Il paniere che viene preso a base per la rivalutazioni delle pensioni va cambiato e reso più idoneo a cogliere le esigenze dei pensionati. E’ da tempo che se parla, anche il Cnel, a suo tempo, aveva fatto uno studio in proposito. Ma ora è giunto il momento di metterci davvero le mani". 
"Del resto, anche lo studio condotto dal Cer, il Centro di ricerche europeo al quale il Cupla ha commissionato una ricerca su Fisco e inadeguatezza dell’indicizzazione allargano il disagio fra i pensionati poveri è chiaro in proposito.

Nello Studio si legge infatti - aveva proseguito Palazziche Il divario di inflazione in sfavore dei più poveri dipende dalla composizione dei panieri di consumo per classe di spesa. Due sono le caratteristiche che distinguono il paniere di consumo delle famiglie relativamente più povere da quello delle più ricche: in primo luogo, il peso dei beni sugli acquisti totali è maggiore, prossimo al 70 per cento, contro un peso di poco superiore al 50 per cento per le famiglie più ricche. In secondo luogo, concentrandoci sull’acquisto dei beni, le famiglie più povere registrano un peso preponderante di beni alimentari e beni energetici. Le famiglie più ricche, al contrario, destinano la parte maggiore della loro spesa per beni sugli "altri beni". Ora, negli ultimi dieci anni i beni alimentari e i beni energetici hanno registrato incrementi dei prezzi maggiori del resto dei beni e degli stessi servizi.

In conclusione, l’allargamento delle condizioni di disagio sociale dei pensionati sembrano in parte legate alle caratteristiche del meccanismo di rivalutazione: da una parte non vi è una attenzione specifica sulle caratteristiche del paniere di consumo delle famiglie più povere; d’altra parte, l’indice dei prezzi al consumo utilizzato non sembra il più adatto a rilevare l’inflazione effettivamente subita dalle famiglie.