Il Rischio nell'Anziano

La prevenzione del rischio è sicuramente essenziale al mantenimento della salute e del benessere degli anziani. Spesso siamo portati a sottostimare alcune problematiche legate alla salute ed, al contratrio, a sovrastimarne altre. Per questo cercheremo di leggere correttamente tutti i preziosi contributi che la scienza medica ha apportato nei tempi più recenti alla nostra conoscenza, in modo da poterne trarre i relativi benefici.

E’ proprio la prevenzione del rischio la nostra arma più importante. Alcuni dati e considerazioni: Dal dopoguerra ad oggi gli ultraottantenni sono passati da 500.000 ai 2.500.000 di oggi.E’ essenziale che tale larga fascia di popolazione abbia gli strumenti necessari per mantenere una buona qualità di vita il piu a lungo possibile.

Le malattie più frequenti: Malattie Cardiovascolari 41% - Malattie Respiratorie 11% - Malattie Gastrointestinali 9%.

I Fattori di rischio modificabili

Come è semplicemente dimostrabile attraverso i precedenti dati, le malattie cardiovascolari rappresentano quasi il 50% del totale. Questo dato è particolarmente importante alla luce del fatto che idonei comportamenti di prevenzione riescano a diminuire in maniera drastica l’impatto negativo di tali eventi.Infatti è possibile intervenire su diversi fattori di rischio che, proprio per questa ragione, vengono definiti "fattori di rischio modificabili".

Fattori di rischio modificabili: Ipertensione Arteriosa - Diabete Mellito - Ipercolesterolemia - Obesità - Fumo.

Ipertensione Arteriosa

Per ipertensione arteriosa nell’anziano si intende un valore della pressione arteriosa superiore a 140/90 (140 pressione massima, 90 pressione minima). L’obiettivo che ci si propone, ribadito da molti autorevoli studi scientifici, è il mantenimento dei valori pressori al di sotto di questi valori. Nei pazienti diabetici (per la compresenza di due fattori di rischio modificabili) è auspicabile mantenere tali valori al di sotto di 130/80. Alcuni comportamenti sono essenziali ai fini del raggiungimento di tali obiettivi:

  • Un controllo costante dei valori pressori.
  • Una stretta adesione alla eventuale terapia nel caso essa venga prescritta.
  • Una riduzione del consumo di sodio (sale ed alimenti salati).
  • Per approfondimenti vai all’Area Alimentazione.

Diabete mellito

Il Diabete mellito è un disordine delle normali funzioni dell’organismo caratterizzato da livelli costantemente elevati di glicemia ed un generale disturbo del metabolismo conseguente ad una alterazione della secrezione o dell’azione dell’insulina.

Si definisce affetto da Diabete un soggetto che oltre ai sintomi caratteristici (dimagrimento, poliuria, sete e fame incontrollabili), presenti almeno una volta un valore di glicemia superiore a 200 mg/dl o un valore di glicemia (a digiuno da almeno 8 ore) superiore a 126 mg/dl. Altro criterio è la persistenza per almeno due ore di valori di glicemia superiori a 200 mg/dl durante il test di tolleranza. Ai fini di ridurre gli effetti negativi della malattia si raccomanda:

Il controllo glicemico: Misurazione della HbA1c (emoglobina glicosilata, il miglior indice per controllare l’andamento della malattia) almeno ogni sei mesi ed il mantenimento del suo valore al di sotto del 7%. Cercare di utilizzare farmaci che riducano rischio di ipoglicemia (evitare farmaci a lunga emivita) e controllare la funzione renale.

Il controllo dell’ipertensione: Mantenere i livelli della pressione arteriosa al di sotto di 130/80.

Il controllo del colesterolo e dei trigliceridi: Mantenere i valori i livelli di colesterolo LDL (vedi Analisiweb ed Area Alimentazione) al di sotto di 100mg/dl e quelli di Trigliceridi al di sotto di 150 mg/dl.

Il controllo dell’Ateroscletrosi: E’ consigliata l’assunzione di ASA a basse dosi sotto stretto controllo medico (Acido Acetilsalicilico).

Ipercolesterolemia: Si definisce Ipercolesterolemia un valore di colesterolo nel sangue superiore a 200 mg/ dl (per approfondimenti vai ad Analisiweb ed all’Area Alimentazione). Per mantenere il colestreolo nell’ambito della norma è necessario intraprendere idoneo trattamento dietologico o farmacologico.

Obesità: Il sovrappeso, assieme alla riduzione dell’attività fisica, predispone l’organismo al rischio di malattie cardiovascolari.

Fumo: E’ necessario smettere di fumare, soprattutto in presenza di uno dei fattori di rischio elencati in precedenza.

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