Basta rattoppi: serve una riforma organica delle pensioni

Comunicato Nazionale

ANAP e Cupla in convegno a Roma il 14 settembre chiedono un confronto con il Governo.

Serve un piano organico della riforma delle pensioni e dell’assistenza. Non si può procedere per  interventi settoriali  che sembrano vere e proprie “pezze a colore”. Né si può ragionare solo per l’immediato, con provvedimenti che hanno il sapore di interventi  a sfondo elettorale. Né, infine, ci si può preoccupare più di tanto delle risorse al momento disponibili sia perché queste potrebbero essere trovate altrimenti sia perché da una razionalizzazione del sistema nel suo complesso, soprattutto nel campo dell’assistenza, si potrebbero ottenere anche dei risparmi significativi”. Non usa mezze misure Giampaolo Palazzi, Presidente dell’Anap, sul tema scottante delle pensioni al centro del convegno “Anziani attivi ma cresce il disagio” che si terrà domani, 14 settembre, a Roma (Roma Eventi via Alibert 5A – ore 10,30).

L’appuntamento voluto da Cupla, il Comitato Unitario dei pensionati del lavoro autonomo, del quale l’ANAP fa parte, vedrà l’intervento del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. E al Governo si rivolge l’appello di Cupla perché il tema delle pensioni sia affrontato in modo sistematico e aperto ai contributi delle parti sociali: “La politica, quella vera – aggiunge Palazzi – guarda alla lunga, ha un respiro non limitato all’immediato. Per questo chiediamo come Cupla un confronto con il Governo in forza dei 5 milioni di pensionati che rappresentiamo, assicurando la nostra piena collaborazione a rivedere tutto il sistema di welfare”.

I lavori del convegno inizieranno con la presentazione del Rapporto Cer-Cupla 2016 dal titolo “Fisco e inadeguatezza dell’indicizzazione allargano il disagio tra i pensionati”. Da tempo ANAP  insiste sulla necessità che le pensioni minime in Italia vengano adeguate a quelle indicate dall’Unione europea per frenare la costante erosione del loro potere d’acquisto: “Tutti sanno – afferma non per la prima volta Palazzi – che i poveri nel nostro Paese sono oltre 4 milioni e mezzo e tra questi buona parte sono proprio i pensionati“.

Noi siamo persone pratiche e non facciamo demagogia. E crediamo – ha concluso Palazzi – che tutte le Organizzazioni abbiano pari dignità e che quattro occhi vedano meglio di due.”

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