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Lasciare la casa ai figli – secondo i risultati del 10° numero del «Diario della transizione» del Censis – è il modo in cui oggi 11,3 milioni di famiglie italiane pensano di dare un aiuto ai loro discendenti. Sono 2,3 milioni le famiglie che li sosterranno dandogli un anticipo per l’acquisto di un’abitazione o fornendo le garanzie per ottenere un mutuo. E 1,1 milioni di famiglie aiuteranno i figli lasciando loro un immobile di proprietà diverso dalla casa. Il mattone come forma di sostegno per il futuro è una propensione antica, confortata dai più recenti segnali di ripresa del mercato immobiliare.

Le compravendite di abitazioni sono ripartite: +3,7% nel terzo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e +13,9% i mutui. I tassi di interesse sui mutui ai minimi storici (i variabili all’1,5%, i fissi intorno al 3%) danno una spinta al mercato. E se la ripresa dei consumi ancora non si vede, ciò dipende dal fatto che oggi domina la sobrietà. Il ciclo del consumismo come simbolo di stato si è chiuso per il ceto medio, ma dopo un lungo periodo di stallo tornano i consumi tipici della middle class, come l’automobile nuova. A gennaio le immatricolazioni delle auto piccole, medie e delle utilitarie sono aumentate dell’11,6% rispetto al gennaio 2014, a fronte di un -3,2% registrato nello stesso periodo nel segmento superiore e di alta gamma.

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