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La crisi imperversa e quasi 56 mila famiglie italiane nel 2011 sono state colpite da un provvedimento di sfratto per morosità. Il dato, ancora incompleto, è del ministero degli Interni ed è in linea con la situazione del 2010. Ma in cinque anni, dal 2006 al 2011, partendo cioè prima della crisi, gli sfratti per morosità sono aumentati del 64% (nel 2006 se ne contavano 33.893 contro i 55.543 del 2011).

La difficoltà ad arrivare a fine mese, e anche ad onorare il canone di affitto, riguarda l’87% dei casi di sfratto che nel 2011, sempre secondo i primi dati ufficiali, sono stati complessivamente pari a 63.846. Solo 832 i provvedimenti di sfratto emessi invece per necessità del locatore; per finita locazione sono stati 7.471. Le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale giudiziario sono state 123.914, mentre gli sfratti eseguiti 28.641. È la città di Roma a contare il maggior numero degli sfratti per morosità: nel 2011 sono stati emessi 4.678 provvedimenti. Gli sfratti eseguiti nella Capitale con l’intervento dell’ufficiale giudiziario sono stati 2.343. Tra le altre città spiccano i dati di Torino (2.523 sfratti per morosità), Napoli (1.557 in città e 1.255 nel resto della provincia), Milano (1.115 nel capoluogo ma ben 3.244 nel resto della provincia).

La situazione è davvero allarmante e tenderà a peggiorare ulteriormente. Tant’è che l’’Unione Inquilini prevede che «senza iniziative adeguate di contrasto, ci saranno 250.000 sfratti nei prossimi tre anni» quasi nella totalità (225.000) attribuibili proprio alla morosità.

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