

Le truffe agli anziani rappresentano un problema sociale sempre più preoccupante. Negli ultimi anni, i frodi informatiche e i raggiri telefonici hanno colpito migliaia di over 65.
Questo fenomeno colpisce una fascia fragile della popolazione, spesso sola, con poca dimestichezza digitale e risorse economiche limitate.
Tra i raggiri più frequenti troviamo:
Email o SMS falsi da parte di “banche”, “poste” o enti pubblici
Chiamate da finti nipoti o presunti carabinieri che chiedono denaro
Visite domiciliari di falsi tecnici o truffatori in divisa
Truffe sentimentali online (love scam) mirate a estorcere denaro.
La vergogna di essere stati truffati
Danni psicologici agli anziani dopo una truffa
Molte persone anziane non si accorgono subito del raggiro, oppure hanno vergogna a raccontarlo o denunciare. Le truffe non colpiscono solo il portafoglio, ma anche la mente. Le vittime spesso si sentono in colpa, smettono di fidarsi e si isolano. Un anziano truffato può soffrire di ansia, insonnia e perdita di fiducia in sé stesso. In molti casi, il danno psicologico supera quello economico.
Parlare apertamente in famiglia e con persone fidate è un primo passo per superare il trauma. I familiari possono fare moltissimo per prevenire le truffe agli anziani.
Ecco alcuni suggerimenti utili:
Parlare spesso con i propri cari e condividere eventuali episodi sospetti
Controllare insieme SMS, email e chiamate ricevute
Installare sistemi di blocco chiamate da numeri sconosciuti
Accompagnare l’anziano in banca o agli sportelli postali
L’ascolto, la vicinanza e il tempo condiviso sono la migliore protezione. Migliorare le competenze digitali è essenziale per ridurre il rischio. I corsi di alfabetizzazione digitale per over 65 offrono strumenti concreti per riconoscere i pericoli.
Molte gruppi territoriali ANAP Confartigianato organizzano percorsi formativi semplici e pratici, pensati proprio per chi ha meno dimestichezza con computer e smartphone.
Truffe 2024 in Puglia: livelli preoccupanti
Secondo i dati diffusi a luglio 2025, in Puglia le truffe agli anziani hanno toccato livelli allarmanti.
Nel 2024 sono stati segnalati:
431 raggiri telefonici, domiciliari e informatici
Oltre 18.000 frodi informatiche
Solo nella provincia di Bari, tra gennaio e luglio 2025, si sono verificati 154 episodi documentati, con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente. Ma il sommerso è stimato essere almeno tre volte superiore.
Per rispondere a questa emergenza, il Ministero dell’Interno ha promosso protocolli di intesa con banche, Poste Italiane e forze dell’ordine.
Questi accordi servono a:
Rilevare tempestivamente transazioni sospette
Coordinare gli interventi tra sportelli e autorità
Informare la popolazione tramite campagne mirate
Denunciare sempre alle forze dell’ordine
Molte vittime non denunciano per paura o vergogna. Ma denunciare è un atto fondamentale di responsabilità sociale.
Rivolgersi subito alle forze dell’ordine permette di:
Fermare i truffatori prima che colpiscano altri
Avviare un’indagine e recuperare i fondi
Ricevere supporto psicologico o legale
La Polizia Postale ha gestito oltre 12.000 casi di frode online nel 2024. Ogni segnalazione è utile.
In caso di dubbio, ecco i passi da seguire:
Bloccare subito le carte o conti coinvolti
Chiamare il numero unico 112
Contattare la banca o l’ufficio postale di fiducia
Segnalare alla Polizia Postale tramite il portale commissariatodips.it
Mai avere timore di apparire ingenui: meglio un falso allarme che una truffa subita. Combattere il fenomeno degli anziani truffati richiede uno sforzo comune. Serve l’azione delle istituzioni, la sensibilizzazione delle famiglie, ma soprattutto formazione continua. Attraverso l’alfabetizzazione digitale e l’informazione, si costruisce una rete protettiva che può fare la differenza.
ANAP Confartigianato continua a promuovere in tutta Italia progetti specifici rivolti agli over 65, con l’obiettivo di renderli più sicuri e autonomi.
- Anap Confartigianato Puglia
- Sicurezza, Truffe digitali

