Un incontro tutt’altro che formale quello svoltosi il 19 settembre a Gorizia tra gli associati all’Anap Confartigianato, ovvero gli imprenditori artigiani in pensione, e gli omologhi sloveni dell’associazione Dupos, due realtà che “da anni intrattengono rapporti di amicizia, di collaborazione e di confronto con i nostri dirimpettai di Nova Gorica – ha sottolineato il presidente di Anap Gorizia, Alcide Bidut – sia per quanto riguarda il comparto dell’artigianato e della impresa, sia per i problemi più specifici degli anziani e dei pensionati”. “Siamo reciprocamente convinti che gli argomenti e i problemi sono sostanzialmente gli stessi nell’area italiana e in quella slovena”.

Presenti le Amministrazioni comunali di Gorizia e di Nova Gorica, nonché il Segretario Generale della Camera di Commercio della Venezia Giulia. In questa cornice, e ribadendo la volontà degli artigiani di qua e di là del confine di collaborare per “una maggiore forza e un maggior peso nei confronti dei nostri interlocutori istituzionali”, Bidut ha messo in evidenza tre “emergenze” che connotano sempre più la vita dei pensionati e degli anziani nell’area di confine.

È un’emergenza, ha detto, “il potere d’acquito delle nostre pensioni, poiché in Italia il 61,3% dei cittadini ha una pensione inferiore a 750 euro e due milioni arrivano solo a 513 euro”, ha elencato il presidente Bidut. A ciò “s’aggiunge il blocco delle rivalutazioni legate all’aumento del costo della vita”. Non ha sortito gli effetti sperati, secondo l’esponente di Anap Confartigianato, la Pensione di cittadinanza, i cui esiti sono considerati “delundenti” per i parametri assai stringenti e limitanti richiesti e per l’importo erogato, che si “rivelato assai modesto: quasi la metà dei beneficiari ha ottenuto 100 euro al mese, mentre un altro 20% meno di 200 euro”.

Perciò, “le nostre richieste di aumento delle pensioni più basse rimangono assolutamente integre”, ha affermato Bidut. Un ulteriore emergenza è data dal fatto che “più il tempo passa e più si restringono gli ambiti di intervento pubblico a sostegno della salute e dell’assistenza – ha denunciato il presidente goriziano Anap -. Sperimentiamo sulla nostra pelle che il costo dei tickets sanitari è uguale e in alcuni casi superiori al costo delle prestazioni fatte privatamente. Per non parlare delle liste d’attesa, che spesso obbligano a ricorrere a strutture private”. Per chi, poi, non può godere di un’assistenza familiare “i costi diventano insopportabili”.

Bidut ha infine ricordato l’impegno di Anap per contrastare un’altra preoccupante emergenza che coinvolge gli anziani, ovvero le truffe, i raggiri e i furti che vengono perpetrati quotidianamente nei confronti delle persone più deboli. “Abbiamo prodotto e diffuso un Vademecum che indica le più frequenti tipologie di truffe e i comportamenti da mettere inatto per prevenirli e sventarli”, ha ricordato, evidenziato che questo documento, di facile consultazione, è scaricabile dal portale anap.it.

Infine, in seguito a una convenzione sottoscritta a livello nazionale Anci e Anap si sono impegnati ad avviare e promuovere anche a livello locale momenti di confronto e di intese su diversi temi: dal disagio economico ai livelli essenziali di assistenza, dalla questione della non autosufficienza, dall’inclusione all’invecchiamento attivo, dalla lotta alla solitudine alla trasmissione d’impresa e dei saperi.

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