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Da gennaio dello scorso anno la Legge 214/2011 ha previsto che le aliquote contributive di artigiani e commercianti fossero incrementate dell’1,3% e quindi, per ogni anno successivo, di un altro 0,45% fino al 2018, anno in cui dovranno pagare il 24% del proprio reddito di impresa dichiarato al fisco. In particolare, l’Inps, con circolare n.24, ha pubblicato le aliquote 2013 dovute da artigiani e commercianti. Il 21,75% quelle degli artigiani; il 21,84 quelle dei commercianti.

I commercianti e gli artigiani che abbiano già superato il 65° anno di età e siano già pensionati Inps possono peraltro versare un contributo più basso del 50%. Questo  vale ovviamente per i già pensionati al 2011, perché i nuovi dovranno tener conto della nuova età pensionabile così come prevista dall’ultima riforma. Il che significa 66 anni e tre mesi per il 2013.

A fronte del  risparmio sul versamento, si avrà un importo minore per quanto riguarda i supplementi di pensione. L’interessato deve farne domanda e la riduzione ha effetto a decorrere dal periodo di contribuzione in corso alla data di inoltro della stessa con validità a tempo indeterminato, salvo eventuale revoca. Il beneficio contributivo può essere riconosciuto anche per i periodi precedenti (non anteriori al 1° gennaio 1998) solo a seguito di esplicita richiesta e a condizione che non sia già stato liquidato il supplemento di pensione.

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Aumentano le aliquote contributive di artigiani e commercianti. Gli ultrasessantacinquenni pensionati possono però pagare il 50%
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