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Dal primo ottobre il prezzo dell’energia elettrica per i consumatori in regime di maggior tutela è aumentato del 59%, e il ritocco verso l’alto avrebbe potuto essere anche ben più consistente se l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) non lo avesse limitato. Così, per questa fascia di mercato, il prezzo del kilowattora è arrivato a 66 centesimi, mentre costava 30 centesimi a ottobre del 2021 e 16 centesimi nel 2020.

Diverso è il discorso per gli utenti che stanno nel mercato libero, per i quali i prezzi variano a seguito di scelte individuali del gestore a cui affidarsi ed anche ad un minimo di contrattazione. In generale si può dire che, nonostante l’aumento di cui sopra, il regime di maggior tutela è ancora il più conveniente, anche se dovrebbe avere vita breve.
 
Certamente oggi far quadrare i conti con gli aumenti dei costi dell’energia rappresenta un dilemma per molte famiglie, specialmente quelle dei pensionati, un terzo dei quali non supera mediamente i mille euro mensili. Basti pensare che, nei primi 8 mesi dell’anno, una famiglia tipo ha speso per la sola bolletta elettrica circa 776 euro.

Diventa quindi indispensabile informarsi e conoscere tutti gli accorgimenti per cercare di spendere di meno in termini di energia.

A questo proposito, riteniamo utile riportare alcuni risultati di uno studio effettuato dal sito facile.it, con l’aiuto di mUp Research e Norstat. Il sito, considerando esclusivamente il regime di maggior tutela e affidandosi ai consumi dichiarati sulle etichette energetiche degli elettrodomestici, ha calcolato qual è il costo del loro uso applicando le nuove tariffe.

Ecco cosa ne è emerso.

  • Frigorifero: Dal punto di vista dei consumi, questo elettrodomestico rappresenta uno dei dispositivi più energivori, considerando che rimane in funzione 24h al giorno; un frigorifero da 350 litri con congelatore integrato, in classe A, comprato più di due anni fa, costa in bolletta 142 euro l’anno.
  • Lavatrice: Considerando una lavatrice con un carico da 7 chilogrammi di classe energetica A+++, un’ora di utilizzo cosa 53 centesimi di euro. Se di classe B il costo arriverebbe a 88 centesimi. Il costo, secondo un calcolo approssimativo, sarebbe di 90-100 euro annui.
  • Forno e lavastoviglie: Considerando di usare ciascuno di essi 1 volta ogni due giorni, il costo in bolletta per un forno elettrico da 70 litri è pari a 62 euro, mentre per una lavastoviglie è di 88 euro.
  • Condizionatore: Un condizionatore di classe A+++ costa 40 centesimi ogni ora, oppure 69 centesimi di euro se di classe energetica B. Supponendo, soprattutto durante i mesi estivi, che resti acceso 5 ore al giorno, si ottiene una spesa quotidiana che va dai 2 euro ai 3,45 euro al giorno, ovvero dai 60 ai 100 euro al mese circa.
  • TV: Usando come riferimento una TV led da 40 pollici di classe A++, il costo è di 3 centesimi di euro per due ore, che diventano 12 centesimi per le TV di classe B. Ipotizzando un uso giornaliero di 4 ore, il costo è di 35 euro l’anno.
  • Router Wi-fi: Il router Wi-fi costa 13 centesimi al giorno, il che, calcolato su base annua, dà un totale vicino ai 50 euro.
  • Phon: Usare per 10 minuti un asciugacapelli da 2 kilowatt costa 22 centesimi. Anche in questo caso il costo su base mensile o annua varia in base alla potenza del phon e alla ricorrenza con cui si usa.
  • Tostapane: Scaldare il pane per 5 minuti costa 5 centesimi di euro.

Image by atlascompany on Freepik

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