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Quasi un over 65 su 10 è soggetto a cadute, che in un quinto dei casi portano al ricovero ospedaliero. Lo affermano i dati desunti da un’indagine svolta dal Sistema di sorveglianza Passi d’Argento, in connessione con il Ministero della sanità, secondo cui questo tipo di incidenti avviene soprattutto in casa.

Il problema delle cadute nell’anziano è particolarmente rilevante non solo per la frequenza e la gravità degli esiti nel caso di fratture, ma anche per le conseguenze sul benessere psico-fisico della persona, perché anche la sola insicurezza legata alla paura di cadere può limitare notevolmente lo svolgimento delle attività della vita quotidiana. Nel quadriennio 2016-2019, il 9% degli intervistati ha dichiarato di essere caduto nei 30 giorni precedenti l’intervista e, nel 19% dei casi, è stato necessario il ricovero ospedaliero di almeno un giorno.

Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età (le riferiscono il 7% dei 65-74enni e il 12% degli ultra 85enni) e fra le donne (10% contro il 7% negli uomini). La percentuale più elevata di cadute avviene fra le persone con molte difficoltà economiche (15% contro il 7% di chi non ha difficoltà economiche). Anche le differenze geografiche sono significative e la quota maggiore di cadute viene registrata fra i residenti del meridione (10% rispetto al 7% fra chi risiede nel Nord Italia).

Circa 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, dato che sale a 7 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento. La paura di cadere cresce con l’età, è maggiore fra le donne, fra chi ha molte difficoltà economiche o bassa istruzione e fra chi vive solo.

La caduta è anche associata al malessere psicologico: la prevalenza di persone con sintomi depressivi fra le persone che hanno subito una caduta negli ultimi 30 giorni è del 26% (rispetto al 13% del campione totale). Le cadute avvengono per lo più all’interno della casa (64%) e meno frequentemente in strada (20%), in giardino (12%) o altrove (5%).

Tuttavia, la casa non è percepita dagli anziani come un luogo a rischio di cadute: solo 1 intervistato su 3 la reputa un luogo in cui la probabilità di avere un infortunio è alta o molto alta. Il 62% degli intervistati riferisce di adottare il tappetino come presidio anticaduta nell’uso della vasca da bagno o della doccia, mentre è minore il ricorso ai maniglioni (21%) o ai seggiolini (16%). Tuttavia, complessivamente, solo il 67% degli intervistati ricorre all’uso di almeno uno di questi presidi anticaduta in bagno, mentre il restante 33% non li utilizza. L’uso di questi presidi è più frequente al crescere dell’età (tra gli ultra 85enni raggiunge il 80%), tra le donne (71%), fra le persone con maggiori difficoltà economiche (74%), fra chi ha un basso livello di istruzione (71%) e fra i residenti nelle Regioni meridionali (73% vs 60% del Nord-Italia).

Ancora troppo bassa sembra l’attenzione degli operatori sanitari al problema delle cadute fra gli anziani: solo il 17% degli intervistati dichiara di aver ricevuto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, il consiglio dal medico o da un operatore sanitario su come evitare le cadute.

Foto di Andrea Piacquadio da Pexels

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