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Volontariato: un ponte tra generazioni. Al via il progetto “La bottega dei mestieri”
Quando arriva la pensione, l’eredità di una vita resta. E spesso si trasforma in qualcosa di prezioso per gli altri: tempo, competenze, ascolto, presenza. È da questo valore che prende forma il progetto “La bottega dei mestieri”, partito ieri, 17 dicembre 2025, nella sede di Confartigianato in piazza Duomo a Rovigo, con il primo di tre appuntamenti dedicati al dialogo tra anziani e giovani.
L’iniziativa, finanziata dalla Regione Veneto, è promossa da ANAP Confartigianato Rovigo insieme al gruppo ANAP Padova e ad ANCoS Aps Padova. L’obiettivo è chiaro: creare un fil rouge tra generazioni, aiutando a trasmettere i saperi maturati nel lavoro artigiano e nei lavori artigianali, in un momento storico in cui la continuità dei mestieri rischia di indebolirsi.
Un progetto che valorizza mestieri, persone e comunità
“La bottega dei mestieri” non è solo un ciclo di incontri. È un’idea concreta di comunità: chi ha esperienza la mette a disposizione, chi sta iniziando la riceve, la rielabora e la porta nel futuro. In questo scambio, il volontariato diventa il luogo in cui l’esperienza non si perde, ma si trasforma in risorsa.
Il progetto punta a dare valore non soltanto alle competenze tecniche, ma anche a ciò che spesso accompagna i percorsi artigiani: il senso del lavoro ben fatto, la cura dei dettagli, la capacità di risolvere problemi, l’attenzione alle persone. Elementi che, se condivisi, possono diventare un vero sostegno per le nuove generazioni.
Quando l’esperienza diventa volontariato
Il primo incontro ha proposto una riflessione dal titolo “Il mestiere di donarsi: quando l’esperienza diventa volontariato”, con l’intervento della psicologa Alessandra Bocchio Chiavetto e della collaboratrice di progetto Antonella Dursi (vedi le interviste).
Nel corso del confronto è stato evidenziato che, oggi, servono politiche e percorsi più ampi a sostegno dell’invecchiamento attivo: non basta “restare occupati”, ma è importante sentirsi parte di una rete, riconosciuti e utili. È anche per questo che l’apprendimento, è stato ricordato, non può essere solo teorico: la crescita passa dall’esperienza diretta, dall’incontro, dal confronto tra generazioni diverse.
In questa prospettiva, il volontariato diventa un ponte concreto: rafforza la coesione, alimenta relazioni positive e costruisce inclusione, perché mette in circolo competenze e umanità.
Andare nelle scuole per raccontare l’arte del fare
Durante l’apertura dei lavori, il presidente ANAP Rovigo Tiziano Marcolin ha richiamato l’attenzione su un punto cruciale: con l’arrivo di nuove modalità di apprendimento, il sapere artigiano rischia talvolta di passare inosservato, mentre può rappresentare un arricchimento reale per chi sta costruendo il proprio percorso e per chi, dopo una vita di lavoro, desidera continuare a contribuire.
Da qui nasce anche un impegno molto concreto: la volontà dei soci di portare la propria testimonianza nelle scuole, per far conoscere l’arte del “saper fare” e avvicinare i ragazzi ai mestieri artigiani, valorizzando competenze, manualità e cultura del lavoro.
- Anap Confartigianato Rovigo
- Artigiani, Invecchiamento attivo
Foto fonte Polesine24
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