La scienza ribadisce l’importanza dell’igiene nasale

In un precedente articolo pubblicato sul portale Anap, pochi mesi dopo il picco pandemico, si sottolineava come l’igiene nasale rappresentasse un ottimo baluardo per la prevenzione delle infezioni virali, Coronavirus in primis. Al riaffacciarsi, purtroppo, di una stagione invernale che sembra volgere visto i dati epidemiologici ad una nuova recrudescenza del virus nonostante la rilevante percentuale di vaccinati, ci sembra importante nel tornare sulle possibili armi a disposizione della prevenzione.

Più volte negli articoli e nelle news pubblicate sul Portale Salute ANAP è stata ribadita l’importanza dell’alimentazione, che contribuisce con nutrienti quali lo Zinco, il Selenio e gli omega 3 (particolarmente ricco di questi nutrienti è l’olio di semi di canapa sativa) alla salute ed all’efficienza del sistema immunitario. In queste, righe però, ci piace ribadire l’importanza di un organo determinante per la salute dell’apparato respiratorio: il naso.

Il naso, infatti, è il filtro che trattiene ed elimina i patogeni dall’aria respirata e, come per tutti i filtri, la capacità è direttamente correlata alla sua efficienza. Molti virus cercano di alterare il cadine di tale processo: la mucosa nasale contiene infatti delle ciglia vibratili che spingono il muco nell’orofaringe ove viene deglutito nello stomaco ove i patogeni sono inattivati (clearence muco-ciliare). Quindi, è importante che il muco rimanga nelle cavità nasali il meno possibile.

Abbiamo ricordato come ultimamente si siano resi disponibili nuovi dispositivi medici che aiutano a rimuovere efficacemente il muco dal rinofaringe mediante una azione meccanica: tra uno dei più efficaci si è dimostrato il dispositivo Atomix realizzato dalla ditta italiana Tred. Quest’ultimo si è reso protagonista di un importante studio realizzato presso l’Ospedale milanese “Sacco”, nel quale si è dimostrato la sua efficacia anche nel negativizzare i tamponi che rimangono a lungo positivi nei pazienti Covid, probabilmente per la persistenza nel muco di frammenti di DNA del virus anche dopo la guarigione dei pazienti. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Virology.

Insomma, tenere il naso pulito protegge dal virus, soprattutto adesso che è notevolmente aumentata la circolazione del virus nei bambini sotto i 12 anni, non ancora raggiunti dalla vaccinazione, che del virus sono serbatoio e veicolo.

A riaccendere l’interesse su questa problematica è un recentissimo articolo apparso sulla Rivista Europea di Farmacologia clinica, che prova come l’utilizzo di soluzioni ipertoniche per i lavaggi nasali inibisca la replicazione del Covid-19.

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