12-14 Giugno Assemblea Generale Age Platform Europe

Anap Confartigianato

Il 12-14 giugno 2019 si è tenuta a Bruxelles l’Assemblea Generale di AGE Platform Europe, l’Organizzazione a livello europeo di cui l’Anap fa parte. Alla fine dei propri lavori l’Assemblea ha adottato la seguente dichiarazione finale:

Le elezioni del Parlamento Europeo dello scorso maggio hanno dimostrato quanto siano profondamente divisi i cittadini europei. L’opinione pubblica è polarizzata su questioni critiche quali la democrazia rappresentativa, la convivenza e la solidarietà, le migrazioni e il cambiamento climatico.

I giovani e gli anziani concordano ampiamente sui settori che i governi dovrebbero considerare prioritari: lotta alla povertà e alla disoccupazionegaranzia di un reddito e di un sostegno adeguati per tutti, garanzia di accesso all’istruzione per ogni bambino e opportunità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita, indipendentemente dall’età, introduzione di una tassazione equa e garanzia di una transizione ecologica sostenibile. Siamo al fianco dei giovani che esprimono la nostra reciproca preoccupazione per il pianeta e lottano per un futuro sostenibile.

In rappresentanza di 106 Organizzazioni che lavorano per le persone anziane, in qualità di delegati dei membri di AGE Platform Europe provenienti da 24 paesi riuniti all’Assemblea Generale annuale del 12 giugno 2019, desideriamo impegnarci con i nostri attori politici e istituzionali per trovare soluzioni e affrontare queste importanti sfide, rispettando i diritti di tutte le generazioni a contribuire pienamente e a beneficiare di un’Unione Europea più sostenibile, equa e inclusiva.

È necessario un nuovo contratto intergenerazionale per difendere in modo sostenibile l’uguaglianza e la giustizia sociale per le generazioni più giovani e più anziane.

Un cambiamento di mentalità è necessario se vogliamo realizzare una società sostenibile, equa e inclusiva. Soprattutto in tempi di austerità, una concezione negativa dell’invecchiamento vorrebbe giustificare una “limitazione basata sull’età” nella fornitura di servizi pubblici, ignorando l’impatto che tali tagli hanno sulle altre generazioni e minacciando la capacità di tutti di vivere dignitosamente. Tali prospettive mettono le diverse generazioni l’una contro l’altra e ostacolano l’avvento di un contratto sociale che affronti tutte le sfide comuni in modo più equo e sostenibile. Il nostro status socio-economico, l’istruzione, il genere, le circostanze familiari, le capacità fisiche e cognitive, l’etnia, la sessualità e l’ambiente in cui viviamo hanno un impatto su di noi tutti nel corso della nostra vita. Queste disuguaglianze strutturali riguardano tutti noi.

I bambini che vivono in condizioni di povertà devono spesso affrontare ostacoli per realizzare il loro potenziale da adulti. L’accesso disuguale all’istruzione, all’occupazione o all’assistenza sanitaria nelle fasi iniziali avrà un impatto sulla qualità della vita in età avanzata. La mancanza di servizi di assistenza di qualità agli anziani a prezzi accessibili impedirà ai familiari più giovani con responsabilità di assistenza di contribuire pienamente al mercato del lavoro e aumenterà le disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro. Ciò aumenterà infine la precarietà delle donne in età avanzata, che continuano ad essere i principali fornitori di assistenza. Crediamo che l’Europa possa affrontare con successo tutte queste sfide se progettiamo insieme una società per tutte le età. Consentendo la cooperazione intergenerazionale, l’Europa conserverà la sua risorsa naturale più preziosa: il capitale umano. Un approccio globale che sostenga la solidarietà all’interno e tra i gruppi di età non solo a beneficio dei singoli individui, ma della società nel suo complesso.

Agire contro le discriminazioni in base all’età per il bene dei giovani e degli anziani: Crediamo più che mai che sia necessaria un’azione per sradicare la concezione negativa dell’invecchiamento che pervade le nostre società, anche cinquant’anni dopo che il termine è stato coniato per la prima volta da Robert Butler M.D. La concezione negativa dell’invecchiamento continua a dividere le nostre società in gruppi di età percepiti come aventi di fatto interessi contrastanti.

Anche le politiche e le leggi sanciscono approcci specifici per età, ignorando così che la vita è intergenerazionale per natura. E’ necessario un diverso approccio. Dare potere alle persone in ogni fase della vita e facilitare gli scambi all’interno e tra gruppi di età abbatte gli stereotipi e rafforza la coesione. La parità di età e l’equità intergenerazionale renderanno infine le nostre società più coese e sostenibili. I responsabili politici a tutti i livelli hanno la responsabilità di ridurre l’invecchiamento e promuovere la solidarietà intergenerazionale. Questi due obiettivi devono essere affrontati nell’attuale dibattito tra le istituzioni europee e i governi nazionali sulle priorità dell’Unione Europea 2019-2024.

A tal fine, i membri della piattaforma AGE Platform Europe accolgono con favore i 10 impegni assunti dai capi di Stato e di governo dell’UE nella dichiarazione di Sibiu, in particolare per proteggere il nostro stile di vita, la democrazia e lo stato di diritto e per sostenere il principio di equità. Sulla base di questo ampio impegno, invitiamo i nostri governi, il neoeletto Parlamento europeo e i commissari europei di prossima nomina a fare tutto il possibile per costruire un progetto collettivo per l’integrazione e l’identità dell’UE, basato su valori condivisi che vincolano i cittadini dell’UE: progresso sociale, inclusione e solidarietà tra generazioni e paesi.

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