Economia italiana: crescita moderata e segnali misti
Le Rubriche: Analisi e Previsioni sui Trend Energetici Globali
Mercati Energetici » Congiuntura italiana luglio 2025
Nel secondo trimestre del 2025 l’Italia mostra una crescita contenuta e segnali contrastanti tra settori produttivi, commercio estero, lavoro e famiglie. È quanto emerge dal bollettino n. 7 del Centro Europa Ricerche, aggiornato al 30 luglio.
Crescita del PIL e settori in difficoltà
Nel secondo trimestre dell’anno, il Prodotto interno lordo è aumentato dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato in calo rispetto al +0,7% del trimestre precedente.
La produzione industriale ha continuato a scendere, anche se meno rispetto ai mesi precedenti (-0,9% nella media trimestrale). Solo le costruzioni mostrano una crescita sostenuta (+2,2% annuo).
Commercio estero: saldo positivo ma in calo
A maggio l’Italia ha registrato un saldo commerciale positivo pari a 4,2 miliardi di euro, ma in diminuzione rispetto ad aprile.
Le esportazioni sono cresciute del 2,1%, mentre le importazioni del 3,0%. L’import si conferma più dinamico, soprattutto dai paesi extra UE.
Famiglie: migliora il reddito, ma sale la disoccupazione
Nel primo trimestre 2025 il reddito lordo disponibile delle famiglie è aumentato del 3,0% rispetto all’anno precedente. Il potere d’acquisto è salito dell’1,4%, segnando un piccolo recupero.
Nonostante questo, a maggio il tasso di disoccupazione è salito al 6,5%, con un picco del 21,6% tra i giovani. Il numero totale di occupati ha raggiunto i 24,3 milioni, con un aumento su base annua di 408 mila unità.
Consumi e prezzi: segnali contrastanti
I consumi familiari sono cresciuti del 2,3% nel primo trimestre. A giugno l’inflazione è stata dell’1,7% su base annua, in leggero aumento. I prezzi energetici sono invece scesi del 2,1%, contribuendo a contenere l’indice.
Il Misery Index – che misura disagio sociale sommando inflazione e disoccupazione – è salito a 0,1, segnalando un leggero peggioramento.
Imprese: piccoli segnali di ripresa
Dopo mesi di calo, il valore aggiunto delle imprese è cresciuto dell’1,0% nel primo trimestre. Anche gli investimenti fissi lordi sono tornati in positivo (+1,4%). Tuttavia, il fatturato industriale è calato dello 0,7% rispetto all’anno precedente, sia sul mercato interno che estero.
La grande distribuzione ha fatto registrare un aumento del 2,3% nelle vendite, mentre la piccola distribuzione è ancora in calo (-0,6%).
Fiducia in leggero miglioramento
A giugno è cresciuta la fiducia delle famiglie (indice a 95,1) e delle imprese manifatturiere (indice a 86,6). Anche le aspettative sulle condizioni economiche sono in miglioramento, pur restando inferiori rispetto al 2024.
L’indice Markit Composite ha raggiunto quota 51,9, segnalando una debole espansione dell’attività economica.
Debito pubblico e spread sotto controllo
A maggio lo stock del debito pubblico italiano è sceso a 3053 miliardi di euro, in diminuzione di 10 miliardi rispetto al mese precedente.
Lo spread con i titoli tedeschi è calato a 84 punti base, contro i 135 punti dello stesso periodo del 2024.
- Anap
