Mercati energetici: cala l’inflazione, ma resta l’incertezza
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Mercati Energetici » Inflazione e incertezza
A maggio 2025 l’inflazione italiana si è attestata al +1,6% annuo, in discesa rispetto al mese precedente (+1,9%). A contribuire è stato soprattutto il calo dei prezzi energetici, scesi del 2,0% rispetto a un anno fa. La tendenza è in linea con l’anno precedente (+0,8%) ma nettamente più bassa rispetto al 2023, quando si registrava un picco del 7,6%.
Questi dati confermano un progressivo rallentamento della spinta inflazionistica, con effetti positivi sul potere d’acquisto delle famiglie, che cresce dello 0,5% su base annua.
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Disoccupazione in calo e clima più stabile per le famiglie
Ad aprile 2025 il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%, due decimi in meno rispetto al mese precedente.
Il calo è trainato dalla componente maschile (5,3%) mentre resta stabile quella femminile (6,8%).
Il cosiddetto Misery Index, indicatore che somma inflazione e disoccupazione per misurare il disagio sociale, è sceso a -0,2. È il miglioramento più netto degli ultimi mesi, segnale che la situazione complessiva è in fase di assestamento.
Le imprese segnalano ancora debolezza
Nel primo trimestre 2025 il fatturato delle imprese è diminuito dello 0,5% su base annua. Il calo interessa sia il mercato interno che quello estero. Tuttavia, si tratta di un rallentamento meno marcato rispetto ai mesi precedenti.
Anche i prezzi alla produzione, cioè quelli praticati dalle aziende, mostrano un aumento più contenuto: +2,6% contro il +3,9% di aprile.
Questo rallentamento, unito alla contrazione della produzione industriale (-1,5% su base trimestrale), evidenzia una fase di incertezza per il settore manifatturiero.
Consumi e commercio al dettaglio ancora deboli
La spesa delle famiglie è cresciuta del 2,8% nell’ultimo trimestre del 2024, ma la fiducia è in calo.
Ad aprile 2025 il commercio al dettaglio segna una flessione: la piccola distribuzione perde l’1,4%, mentre la grande distribuzione cresce dell’1,2%.
La fiducia delle famiglie scende a quota 94,7, in calo rispetto al mese precedente.
Nel settore industriale, la fiducia è ancora più bassa, ferma a 86,1.
Debito pubblico e spread sotto osservazione
Lo stock del debito pubblico è salito ad aprile a 3063 miliardi, con un aumento annuo di +152 miliardi.
Tuttavia, lo spread BTP-Bund rimane relativamente stabile intorno ai 100 punti base, molto meglio rispetto al valore di fine giugno 2024 (158 punti).
- Anap
