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Anziani e medici di famiglia: ANAP Venezia richiama l’attenzione sul ruolo strategico del medico di prossimità


La carenza di medici di famiglia è ormai una realtà preoccupante per l’intero sistema sanitario nazionale, e il convegno “Anziani e medici di famiglia: dialogo per la salute”, promosso da ANAP Venezia, ha voluto accendere i riflettori su una questione che coinvolge direttamente milioni di cittadini, soprattutto anziani. Il contesto demografico, caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione, richiede un rafforzamento della medicina territoriale e migliorare la figura del medico di famiglia, dal punto di vista clinico, umano e sociale.
Medici di famiglia: una professione sempre più sotto pressione
Durante l’incontro, organizzato nella Città Metropolitana di Venezia con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e sanitari, è emersa in modo chiaro la gravità della situazione attuale. Da un recente comunicato della Fondazione GIMBE, mancano già oltre 5.500 medici di famiglia in Italia, e altri 7.300 lasceranno il servizio entro il 2027. Il 52% di quelli in attività è già sovraccarico, con un numero di assistiti ben oltre i limiti previsti. Una crisi annunciata che rischia di minare la tenuta del sistema sanitario, come anche il problema della carenza di infermieri dal Rapporto OCSE-OECD 2025.
Il medico di famiglia per gli anziani
Pierino Zanchettin, Presidente di ANAP Città Metropolitana di Venezia, ha sottolineato che il medico di famiglia è il primo riferimento per i cittadini, e la sua funzione va oltre la semplice prescrizione. “Il medico di famiglia determina la gran parte della spesa farmaceutica, diagnostica e persino il ricovero ospedaliero. Un ruolo chiave per l’equilibrio del sistema sanitario. I tempi di attesa – ha continuato il Presidente Zanchettin, spesso troppo lunghi per i malati gravi che debbono appoggiarsi alla sanità privata, quando possono, pagando per quello che il sistema nazionale deve erogare“.
Zanchettin ha anche ribadito che l’ANAP Venezia chiede da tempo la valorizzazione di questa figura, sia in termini professionali sia relazionali, recuperando il dialogo oggi compromesso da processi digitalizzati e impersonali.
Il convegno “Anziani e medici di famiglia” ha voluto porre come obiettivo, quello di proteggere la salute degli anziani e salvaguardare un sistema sanitario basato sulla prossimità e la fiducia.
Un punto di equilibrio per il territorio
L’evento ha ribadito come il medico di famiglia sia l’unico attore sanitario realmente integrato nella vita quotidiana degli anziani. Dalla gestione dei farmaci cronici alle prime diagnosi, dalla prevenzione alla valutazione di eventuali ricoveri, il medico di base è l’interlocutore privilegiato che può offrire cure appropriate, tempestive e sostenibili.
Il dibattito è proseguito con una tavola rotonda “Una Riforma Possibile?” dove hanno partecipato Giuseppe Palmisano Segretario FIMMG Venezia, Jimmy Trabucco Direttore Sani.In Veneto, Severino Pellizzari Presidente Anap Veneto, Carlo Longato Direttore nell’Ulss3 del Distretto 4 Chioggia e Simona Sforzin Direttore Servizi Sociali dell’Ulss 4. A chiudere i lavori Fabio Menicacci (Segretario nazionale ANAP), che ha focalizzato il proprio intervento sulle necessità degli anziani di oggi sugli strumenti che hanno a disposizione per le risposte sanitarie.
FAQ – Domande Frequenti su Anziani e medici di famiglia
- Perché i medici di famiglia sono importanti per gli anziani?
Il medico di famiglia è spesso l’unico punto di contatto costante per gli anziani. Garantisce continuità, prevenzione e assistenza personalizzata. - Quali sono le criticità nella medicina generale oggi? Carenza di personale, carichi di lavoro eccessivi, burocrazia e digitalizzazione stanno riducendo la qualità del servizio territoriale.
- Cosa chiede ANAP sul ruolo dei medici di famiglia? ANAP chiede il riconoscimento pieno della figura del medico di famiglia, valorizzandone sia la funzione clinica sia quella relazionale.
- Come influisce l’invecchiamento della popolazione? L’aumento degli over 80 genera una maggiore domanda di cure primarie, rendendo di vitale importanza rafforzare la medicina territoriale.
- Qual è la posizione della Fondazione GIMBE? La Fondazione GIMBE denuncia una carenza strutturale: mancano oltre 5.500 medici di famiglia, con 7.300 pensionamenti previsti entro il 2027.
- Quali soluzioni sono emerse dal convegno ANAP Venezia? Serve una riforma condivisa della medicina di base, con un maggior coinvolgimento dei territori e un dialogo continuo con le associazioni di cittadini.
- Anap Confartigianato Venezia
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