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Assistenza familiare e badanti: tendenze, diritti e sfide per le famiglie italiane
Assistenza familiare e welfare familiare in Italia
L’assistenza familiare e badanti è oggi uno dei pilastri del welfare familiare italiano. Con l’invecchiamento della popolazione, cresce il numero di persone che necessitano di un sostegno quotidiano, spesso affidato a una badante o colf.
Secondo il 4° Paper – “Il lavoro domestico: tendenze, valutazioni e prospettive – Rapporto 2025”, presentato da Assindatcolf, la domanda di assistenza agli anziani rimane alta, ma diminuisce il numero di lavoratori regolari.
Lavoro domestico in Italia: un comparto in evoluzione
Nel 2024 si contano circa 817 mila lavoratori domestici registrati all’INPS e oltre 1,2 milioni secondo l’ISTAT. Nonostante la portata economica del settore – circa 16,9 miliardi di euro, pari all’1% del PIL – il lavoro domestico mostra una tendenza alla contrazione e un tasso di irregolarità ancora elevato, superiore al 55%. Le famiglie devono affrontare costi significativi per garantire un’assistenza continuativa e regolare, mentre molti assistenti agli anziani operano con contratti precari o in nero, con scarse tutele.
Badanti e colf: protagoniste del lavoro di cura
Le badanti rappresentano oggi oltre il 64% dei nuovi contratti del settore. Le colf, un tempo più diffuse, sono in calo. La categoria è composta in gran parte da donne straniere (77%), ma aumentano anche le badanti italiane, spesso lavoratrici esperte che si reinseriscono nel mercato del lavoro.
Oltre il 57% degli occupati ha più di cinquant’anni e tra le badanti la quota supera il 64%, evidenziando l’invecchiamento della forza lavoro e la difficoltà di trovare giovani interessati al lavoro di assistenza.

Nord e Sud: diverse forme di assistenza agli anziani
Più della metà dei nuovi contratti si concentra nel Nord Italia, con la Lombardia in testa. Nel Nord-Est, circa il 79% dei nuovi contratti riguarda badanti (dato 2024), a conferma della forte diffusione dell’assistenza anziani nella forma convivente o continuativa. Nel Centro-Sud prevale invece la figura della colf part-time, con una diffusione più alta di forme di assistenza familiare informale.
Condizioni, diritti e costi per le famiglie
Secondo la ricerca, il 75% delle badanti lavora per una sola famiglia, e il 45,2% di esse in convivenza. Molte lavoratrici esprimono soddisfazione per il ruolo sociale svolto, ma lamentano retribuzioni basse, orari prolungati e difficoltà nel godere di ferie e permessi.
Garantire i diritti dei badanti e migliorare le condizioni contrattuali è fondamentale per assicurare un’assistenza di qualità e tutelare anche le famiglie. L’elevato costo dell’assistenza agli anziani resta una delle principali preoccupazioni, spingendo molte famiglie a cercare soluzioni informali o temporanee.
Verso un nuovo welfare familiare
Il quadro tracciato dal Rapporto 2025 conferma l’urgenza di rafforzare politiche di sostegno all’assistenza familiare, promuovendo formazione, regolarizzazione e riconoscimento professionale delle figure di assistente anziani. Il fenomeno dell’assistenza agli anziani richiede non solo soluzioni individuali, ma anche una visione complessiva per il sistema.
In questa prospettiva, ANAP Confartigianato è in prima linea nella costruzione di un nuovo welfare familiare, capace di sostenere le famiglie e valorizzare il contributo di chi si prende cura ogni giorno delle persone non autosufficienti.
L’Associazione partecipa attivamente al Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, un’alleanza che riunisce 60 organizzazioni sociali e sanitarie impegnate a riformare in modo strutturale l’assistenza agli anziani. Il Patto mira a realizzare un sistema nazionale unitario per la cura e l’assistenza agli anziani, integrando politiche sociali, sanitarie e familiari.
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