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Tra i bonus introdotti dal Governo, arriva anche il Bonus sociale elettrico per disagio fisico. In questo duro periodo di rincari di luce e gas e dello scoppio della guerra in Ucraina, le famiglie italiane sono in grosse difficoltà. Le difficoltà aumentano in specie, per le famiglie che accudiscono familiari con gravi problemi di tipo fisico.

Il bonus è indirizzato a coloro che soffrono di un forte disagio fisico, costrette ad utilizzare apparecchiature salvavita. Purtroppo, spesso e volentieri, tali macchinari producono un alto consumo energetico, gravando fortemente sull’economia delle famiglie che assistono un proprio familiare disabile.

C’è da dire che tale aiuto è cumulativo e non va a sostituire il bonus bolletta. Inoltre, il bonus è indirizzato a chi soffre di fragilità fisica e non economica.

Chi può richiedere il Bonus sociale elettrico per disagio fisico?

Per richiedere tale bonus, non c’è bisogno di presentare il proprio ISEE, ma di apposite certificazioni che testimonino il consumo dei macchinari salvavita. Chiunque abbia una fornitura domestica adeguata ad alimentare il macchinario salvavita, potrà usufruire di tale bonus, ottenendo di conseguenza uno sconto diretto in bolletta e per ogni singola bolletta dell’anno successivo alla presentazione della domanda.

Come richiederlo?

La domanda dovrà essere presentata al proprio comune di residenza o al CAF, allegando un documento di identità e codice fiscale valido, il certificato ASL che attesti la grave condizione di salute e compilare il modulo messo a disposizione da Arera, per quanto riguarda il consumo elettrico medio annuo dell’apparecchiatura salvavita.
Ricordiamo che i nostri uffici CAAF di Confartigianato sono sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione utile.

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