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E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 ottobre 2023 il decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (cosiddetto “Decreto anticipi”). Esso contiene la norma che stabilisce l’anticipo del conguaglio della perequazione relativa al 2023 per le pensioni più basse, conguaglio che di solito viene effettuato dall’INPS a gennaio.

A differenza del testo approvato dal Governo il 16 ottobre 2023, che riportava l’anticipo al prossimo mese di novembre, il testo definitivo pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale invece riporta la data del 1° dicembre. Forse ciò è dovuto ai tempi erano troppo stretti per modificare i calcoli degli importi delle pensioni, anche sulla base dell’esperienza dello scorso anno in cui l’anticipo è stato all’ultimo momento prorogato o di un mese.

Ricordiamo che si tratta dell’anticipo contabile del conguaglio della perequazione che ogni anno si fa per adeguare le pensioni all’aumento dei prezzi relativo all’anno precedente, definitivamente misurato dall’ISTAT a fine anno rispetto al valore di aumento stimato all’inizio dell’anno.

La differenza misurata quest’anno è pari allo 0,8%. Il meccanismo era stato applicato anche a l’anno scorso e a dicembre 2021 dal Governo Draghi.

Image by ijeab on Freepik

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Conguaglio anticipato perequazione automatica pensioni. Nel “Decreto anticipi” in Gazzetta Ufficiale slitta a dicembre
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