A volte bastano piccoli accorgimenti per non cadere vittima dei truffatori delle persone anziani, sempre più colpite da malviventi che con trucchi basati sulla buona fede di pensionati riescono a privarli dei loro risparmi dopo essere riusciti ad entrare nelle loro case. È per questo che esiste “Più sicuri insieme“, campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione giunta alla IV edizione e organizzata dall’Anap, insieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.

Lo scorso mercoledì 4 dicembre è stata presentata la campagna contro le truffe, presso l’Auditorium in Confartigianato a Brescia nell’iniziativa pubblica coordinata da Carlo Piccinato, segretario generale Confartigianato Brescia. Durante il convegno è stato distribuito un vademecum con i consigli utili per evitare raggiri: regole semplici e facili praticabili per difendersi dai rischi di truffe, ma non solo. Per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici e, ultimamente sempre di più, anche attraverso internet. Dal più banale accorgimento di non aprire agli sconosciuti e non far entrare in casa persone che dicono di esser incaricate dall’amministrazione di condominio contattando le forze di Polizia, all’evitare di tenere denaro o oggetto preziosi, alle truffe telefoniche, a quelle via internet, evitando di rispondere e mandae credenziali e informazioni bancarie ad email sospette.

Durante il convegno è intervenuto Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia che ha testimoniato il senso dell’iniziativa: Più sicuri insieme” vuole intervenire su questo per far capire alle persone anziane che non sono sole e che possono contare su una rete di supporto e di sostegno che passa dalle forze dell’ordine ai Servizi Sociali del Comune, al mondo delle associazioni. Il pericolo di truffe, raggiri, furti e rapine ai danni delle fasce più deboli è ovunque e crescente. Da anni con l’Anap sosteniamo che l’arma migliore per difendersi consiste nel conoscere i trucchi usati dai malintenzionati e le situazioni a rischio: informare gli anziani significa dunque renderli più sicuri. La prevenzione si attua con l’informazione, ma l’anziano deve affidarsi con fiducia a chi può difenderlo. Per questo la Campagna prevede l’alleanza con le Forze dell’Ordine”.

Ha poi portato i suoi saluti Remo Calderapresidente Anap Brescia e Beaumont Bortonedirigente Area I della Prefettura di Brescia e Fabio MenicacciSegretario nazionale Anap che ha testimoniato come nonostante in Italia diminuiscano i crimini (-2,7% rispetto al 2017 e -5,1% sul 2016) preoccupa come proprio le truffe siano in controtendenza e sempre alta e crescente è anche la paura e l’insicurezza della popolazione anziana e soprattutto femminile, dovuta a solitudine e contesti che ne favoriscono l’emarginazione ed ecco perché, secondo Valter Muchetti, assessore del Comune di Brescia: “Le azioni criminose contro agli anziani sono purtroppo di grande attualità e le categorie più deboli, tra cui gli anziani, sono le più bersagliate. La vergogna e il senso di frustrazione, d’impotenza e solitudine sono ancora peggio del danno subito ed è nell’impegno e nella nostra capacità di fare rete trasmettendo alcuni semplici regole proprio per evitare soprattutto truffe e raggiri”.

Durante il convegno Confartigianato ha raccolto e diffuso alcuni dati sulla popolazione anziana del nostro Paese per contestualizzare il fenomeno, partendo da un dato: l’Italia è il paese europeo con la maggior percentuale di popolazione over 65, 13,5 milioni di concittadini, il 22,6% contro il 19,7% della media Ue. Dallo Studio di Confartigianato emerge inoltre come le previsioni demografiche siano altrettanto drammatiche: tra 20 anni un cittadino su tre sarà anziano (+9% in vent’anni) e gli anziani supereranno del 59% la popolazione giovane under 25. Se da una parte questi dati rappresentano certamente un aspetto positivo di longevità cambia inevitabilmente il volto della società e il contesto famigliare ad essa connessa: più anziani, meno figli e persone più sole e, dunque, potenzialmente più fragili. Sono 3,8 milioni gli anziani soli, in salita dell’8% in 5 anni con un particolare aspetto, il gap di genere: 3 su 4 sono donne.

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