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La Corte dei Conti nel Rapporto 2019 a proposito della sanità avverte: “Il settore sanitario ha ottenuto risultati importanti nell’azione di risanamento dei conti, ma deve confrontarsi oggi con le necessità poste da innovazioni in grado di migliorare la qualità delle cure, da vincoli sulla disponibilità di risorse e dal persistere (e in alcuni casi dall’aggravarsi) di squilibri territoriali nella garanzia dei LEA“.

Dal canto suo, il Ministro della Salute, in occasione della presentazione del Rapporto, ha detto: “Il nostro Servizio sanitario nazionale è una grande conquista, la nostra più importante infrastruttura. E grazie all’impegno quotidiano di oltre 2 milioni di lavoratrici e lavoratori resta un modello ineguagliato di sanità universale. Credo che sia venuto il tempo del rilancio di questo grande patrimonio umano, scientifico e infrastrutturale. A noi il dovere e l’orgoglio di preservarlo e di renderlo ancora migliore. Lavoro tutti i giorni per questo”.

Che il nostro Servizio sanitario nazionale sia tra i migliori del mondo non vi è dubbio. Ma è altrettanto vero che le considerazioni della Corte dei Conti sono tutte valide. Come Anap abbiamo da tempo evidenziato le carenze del sistema e sollecitato il Governo a porvi rimedio. Non solo abbiamo anche auspicato, tenuto conto che lo stanziamento per la sanità è sostanzialmente diminuito in questi anni, che attraverso l’eliminazione degli “sprechi” che nella sanità – come rilevato dalla stesso Presidente dell’Autorità anticorruzione – sono molto rilevanti, si possa sconfiggere il fenomeno di coloro che rinunciano alle cure.

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La sanità vista dalla Corte dei Conti risultati importanti, ma c’è ancora molto da fare
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