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Prestazione Universale per non autosufficienti: chi può richiederla, quanto spetta e come funziona


Ritorniamo sui bonus introdotti dall’ultima Legge di Bilancio per gli anziani che hanno bisogno di badanti perché, con una nota, l’INPS ha ricordato in questi giorni che, a partire dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2026, è in fase di sperimentazione la Prestazione Universale, destinata agli ultraottantenni non autosufficienti e subordinata a uno specifico bisogno assistenziale, con l’obiettivo di rafforzare l’assistenza domiciliare e promuovere l’autonomia personale degli anziani più fragili.
Anche se a favore di una platea molto circoscritta, si tratta di misure estremamente importanti per cominciare ad affrontare un problema così rilevante.
Non bisogna poi dimenticare gli aiuti che ci sono a livello regionale, pensati per aiutare le famiglie a sostenere almeno una parte delle spese legate all’assistenza ad anziani non autosufficienti. Spese che, come noto, purtroppo sono molto elevate.
Requisiti
Il riconoscimento della Prestazione Universale è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:
- età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
- livello di bisogno assistenziale molto alto, vale a dire:
- requisito sanitario: disabilità gravissima valutata sulla base dei parametri del decreto ministeriale 26 settembre 2016, ovvero in tutti i casi in cui è necessaria un’assistenza continua 24 ore su 24, a volte prestata anche da più persone contemporaneamente, l’interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o anche alla morte. La valutazione sarà eseguita dalla Commissione medico-legale dell’INPS;
- requisito sociale: relativo alla situazione familiare e assistenziale, valutato attraverso un questionario compilato in fase di domanda. Il punteggio complessivo consente di determinare il bisogno assistenziale gravissimo;
- valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) ordinario o ristretto, in corso di validità, non superiore a euro 6.000;
- titolarità dell’indennità di accompagnamento.
Erogazione della prestazione
La Prestazione Universale sarà erogata con cadenza mensile ed è composta da:
- una quota fissa: corrispondente all’importo dell’indennità di accompagnamento (542 euro);
- una quota integrativa: definita “assegno di assistenza”, attualmente pari a 850 euro mensili, utilizzabile esclusivamente per:
- remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di regolare rapporto di lavoro;
- acquistare servizi di assistenza non sanitaria da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.
Il provvedimento di liquidazione inviato al cittadino conterrà il dettaglio delle due quote, specificando l’importo, la decorrenza e il certificato di pensione relativo all’indennità di accompagnamento. L’indennità di accompagnamento continuerà a essere erogata con le modalità già in uso senza alcuna modifica sostanziale. La quota integrativa erogata sarà invece soggetta a rendicontazione della spesa sostenuta ai fini della conferma dell’importo erogato.
Per ottenere gli arretrati dell’assegno integrativo di 850 euro, i beneficiari dovranno inviare, entro 30 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda, la documentazione delle spese sostenute (buste paga o fatture). Si segnala, inoltre, che la Prestazione Universale è esente da imposte e non pignorabile. Il cittadino potrà anche rinunciare alla prestazione in un momento successivo all’accoglimento della domanda.
Modalità di presentazione della domanda
La domanda potrà essere presentata online all’INPS dal diretto interessato fino al 31 dicembre 2026 accedendo, con la propria identità digitale, alla pagina del sito INPS “Decreto Anziani – Prestazione Universale“. Ma è molto più semplice rivolgersi ad un Istituto di patronato, il quale provvederà a presentare la domanda per conto dell’interessato e, ovviamente, il nostro Patronato INAPA è a disposizione di tutti gli anziani con competenza e professionalità.
Semplificazione della procedura di presentazione delle domande
L’INPS ha recentemente introdotto nuove funzionalità finalizzate a semplificare e migliorare il servizio di presentazione delle domande:
- semplificazione del questionario “bisogno assistenziale gravissimo”: la nuova versione del questionario prevede una compilazione guidata e semplificata per migliorare l’esperienza dell’utente e ridurre il margine di errore;
- nuova funzione per allegare i documenti a supporto della domanda: una sezione è dedicata a caricare nel sistema i documenti utili alla rendicontazione della spesa sostenuta, tra cui contratti di lavoro domestico, buste paga, fatture per servizi di assistenza e documentazione medico-sanitaria.

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