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Revisione delle regole per la Patente di guida. Sì alla sicurezza stradale, no a discriminazioni ai danni degli anziani


Le regole per il rilascio e il rinnovo della Patente di guida sono molto difformi in Europa da Paese e Paese. Ci sono Paesi, ad esempio, in cui la patente, una volta rilasciata, è valida per tutta la vita ed altri, come l’Italia, in cui c’è l’obbligo del rinnovo a scadenze fissate, anche in funzione dell’età del conducente.
Per questo, nel 2023, la Commissione europea ha pubblicato una revisione della direttiva UE sulle patenti di guida, che ha fatto il suo iter ed è stata trasmessa successivamente al Consiglio europeo, con cui si è raggiunto un accordo nel marzo scorso.
La revisione della direttiva fa parte del quadro politico dell’UE per la sicurezza stradale 2021-2030, in cui la Commissione si è impegnata a raggiungere l’obiettivo di avvicinarsi a zero decessi e zero feriti gravi sulle strade dell’UE entro il 2050, nonché a quello a medio termine di ridurre del 50% i decessi e i feriti gravi entro il 2030.
AGE Platform Europe, la piattaforma europea a cui aderisce l’ANAP, si è battuta fin dall’inizio dell’iter affinché la direttiva non fosse discriminatoria nei confronti delle persone anziane e non imponesse disposizioni non basate su prove concrete per contribuire a raggiungere l’obiettivo di riduzione dei morti sulle strade dell’UE.
In particolare AGE, sulla scorta di proteste che venivano avanzate da organizzazioni degli anziani in tutta l’UE, era principalmente preoccupata da alcune disposizioni che introducevano la patente solo digitale, considerando che ciò avrebbe portato a difficoltà per gli anziani, nonché una formulazione discriminatoria per età utilizzata per descrivere determinate condizioni mediche di salute mentale.
Nell’accordo provvisorio raggiunto, le nuove norme introdurranno una patente di guida completamente digitale di default, dopo un breve periodo transitorio, pur se è stata accolta la richiesta che le patenti di guida cartacee continueranno a essere disponibili su richiesta nei singoli Stati membri. In particolare AGE è riuscita ad ottenere la garanzia che la digitalizzazione non ostacoli l’intero processo di ottenimento e rinnovo della patente di guida e non comporti costi aggiuntivi per i conducenti.
Riguardo al limite di età, poiché i paesi dell’UE avranno la possibilità di ridurre la validità della patente di guida per i conducenti di età pari o superiore a 65 anni, AGE, pur supportando la necessità che sia accertata per tutti l’idoneità fisica per guidare, non ha concordato su un limite di età discriminatorio e arbitrario, non supportato da prove.
L’accordo provvisorio dovrà ora essere approvato dai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio e dal Parlamento europeo prima dell’adozione formale da parte di entrambe le Istituzioni.
Recentemente, in seguito ad alcuni incidenti che si sono verificati negli ultimi tempi, che hanno visto per protagonisti alcuni conducenti ultraottantenni, il tema del rinnovo della patente per gli automobilisti anziani è tornato al centro del dibattito politico e sociale in Italia. Per cui, si è posto il dilemma su come garantire la sicurezza stradale senza penalizzare chi, pur in età avanzata, conserva ancora tutte le capacità per guidare in modo sicuro.
Il Governo sta ragionando su come eventualmente rivedere gli esami di rinnovo della patente di guida dopo certi limiti di età, introducendo controlli più mirati, capaci di fotografare le reali condizioni psicofisiche del conducente anziano.
Oggi la normativa italiana stabilisce un sistema progressivo di scadenze:
- fino a 50 anni compiuti: rinnovo ogni 10 anni
- da 51 a 70 anni: rinnovo ogni 5 anni
- da 71 a 80 anni: rinnovo ogni 3 anni
- dagli 81 anni in su: rinnovo ogni 2 anni
Il rinnovo avviene attraverso una visita medica che valuta vista, udito e idoneità psicofisica generale. Tuttavia, non sono previsti test cognitivi approfonditi né prove pratiche di guida.
In altri Paesi europei gli automobilisti anziani devono già sottoporsi a test cognitivi e, in alcune circostanze, a esami pratici su strada, al fine di valutare più realisticamente le capacità residue.
Le ipotesi riportate dai media su cui si sta ragionando in Italia potrebbero prevedere:
- Test più articolati su riflessi, capacità cognitive e percezione spaziale.
- Restrizioni mirate sul tipo di guida consentita (come il divieto di guidare di notte o in autostrada).
- Esame teorico e pratico di rinnovo per gli over 80.
- Maggior coinvolgimento delle commissioni mediche locali, con valutazioni personalizzate nei casi più delicati.
È chiaro che la sicurezza stradale è una priorità e che è giusto adottare misure per limitare le stragi che avvengono giornalmente sulle nostre strade. Quello che non è accettabile, però, è che si prendano di mira i conducenti anziani con provvedimenti basati solo sull’età anagrafica, come se essere anziani equivalga automaticamente ad essere malati, non adeguati, mentalmente instabili, una minaccia per gli altri. Tra l’altro ciò potrebbe comportare un aumento abnorme e ingiustificato dei costi a loro carico per esami ed adempimenti. Senza considerare, poi, che non sono gli anziani coloro che, in percentuale, provocano più incidenti.
In definitiva, un cambiamento delle regole per il rinnovo della patente di guida improntato sulla sicurezza dovrebbe basarsi sulle condizioni reali dei conducenti, di tutti i conducenti, indipendentemente dall’età e al di fuori di ogni pregiudizio.

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