Rinuncia alle cure: allarme liste d’attesa per gli over 65

Il presidente Anap Angiolo Galletti: “Servono interventi immediati per supportare gli anziani e il loro diritto alla salute”.

Over 65 e liste d’attesa: cresce la fragilità sanitaria

La rinuncia alle cure tra gli over 65 resta uno dei segnali più preoccupanti della fragilità sanitaria del Paese. A confermarlo sono i dati della sorveglianza PASSI d’Argento dell’ISS: nel biennio 2023‑2024, in Italia, il 18% degli anziani ultra 65enni ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti l’intervista, ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno.

Anap, l’associazione dei Pensionati Confartigianato, mette in luce la situazione affinché le istituzioni possano intervenire. L’associazione chiede misure efficaci per garantire cure tempestive e accessibili, soprattutto per gli anziani più fragili. “Vogliamo sollecitare il sistema sanitario – dichiara il presidente Anap Arezzo e Toscana, Angiolo Galletti – a predisporre analisi locali approfondite e a rafforzare il servizio pubblico, potenziando le prestazioni di prossimità e riducendo i tempi di attesa”.

Liste d’attesa eccessive

Tra gli over 65 che hanno rinunciato ad almeno una visita o a un esame diagnostico, il 65% indica come causa le liste d’attesa troppo lunghe. Il 17% segnala orari poco accessibili o problemi di trasporto, mentre il 14% motiva la scelta con difficoltà economiche dovute all’aumento dei costi sanitari e alla riduzione del reddito disponibile.

Le differenze territoriali

A livello territoriale emerge un forte gradiente: la rinuncia è pari al 13% nelle regioni del Nord, al 18% nelle regioni del Centro e al 23% nelle regioni del Sud e Isole. La Toscana è in linea con il dato medio del Centro Italia, ossia intorno al 18%.

“I numeri – spiega Galletti – mostrano chiaramente che la rinuncia alle cure non riguarda solo le aree più svantaggiate del Paese, ma ha un impatto anche nelle regioni del Centro. Questo significa che anche ad Arezzo e in Toscana molti anziani possono essere costretti a rinunciare a visite, esami o trattamenti necessari, con conseguenze potenzialmente gravi per la loro salute. Le lunghe liste d’attesa, la disomogeneità dei servizi sul territorio e le difficoltà economiche delineano una situazione che richiede risposte urgenti e concrete ed è ciò che ci aspettiamo dalle istituzioni”.