Quest’oggi, all’hotel la Bitta, nella baia di Porto Frailis a Tortolì, sarà presentato un innovativo progetto di telemedicina per il monitoraggio a distanza, tramite una App dello smartphone, dei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). Il tutto durante il corso “Terza età e patologie croniche. Tra qualità della vita e innovazione medico-scientifica, l’esperienza degli specialisti della Assl di Lanusei“. È la stessa Assl a spiegare:

Il progetto Bpcomedia, realizzato dalla Lia (Laboratori di informatica applicata, società presieduta da Giuseppe Capasso), consiste
nell’utilizzo di un’applicazione per telefonini che elabora i dati raccolti quotidianamente dal paziente con il pulsiossimetro (apparecchio non invasivo per la misurazione la saturazione dell’ossigeno nel sangue e della frequenza cardiaca): la App è in grado “prevedere” le riacutizzazioni e segnalarlo al medico di base
“.

Il progetto è l’evoluzione di una precedente sperimentazione ideata dalla Lia, chiamata Expertise (Sistemi esperti per la diagnosi precoce della riacutizzazione della Bpco), che nel 2012 coinvolse l’allora Asl 4 Ogliastra tcon l’unità operativa di Medicina generale, i servizi informatici e i medici di Medicina generale. “I dati dei pazienti – viene fatto rilevare – venivano inviati tramite telefonino al reparto di Medicina generale dove avveniva il monitoraggio dei parametri. Proprio lo studio dei dati ha permesso l’elaborazione dell’algoritmo alla base della nuova applicazione la quale non si limita al semplice invio delle informazioni che devono essere lette dal medico, ma è in grado di elaborarle e attivare procedure di allerta prima dell’insorgere della riacutizzazione della patologia. La sperimentazione verrà proposta ai medici di base dell’Assl di i Lanusei e ai loro pazienti“. (l.cu.)

(fonte: La Nuova Sardegna)

Una App per le diagnosi a distanza su pazienti
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