Ticket sui farmaci aumentati del 40% nel 2011. Più di un cittadino su due ormai paga di tasca propria visite ed esami sia per non fare le lunghe file nella sanità pubblica sia perché, tra ticket e superticket, spesso il privato costa addirittura meno.

“E’ questa ormai la dura realtà – sottolinea Angiolo Galletti, presidente di Anap Confartigianato Arezzo – e non basta. Perché a questo si aggiunge il welfare “fai da te” con le badanti che ormai superano di gran lunga i dipendenti di Asl e ospedali, attestandosi a circa 774mila contro 646mila.” I dati emergono dal Rapporto Oasi 2012 dell’Università Bocconi, presentato dalla Fiaso (la federazione di Asl e ospedali).

“Questi dati – ribadisce Galletti – mostrano come l’austerity sanitaria si sta traducendo in un taglio dei servizi con una insoddisfazione sempre più forte da parte dei cittadini. Le più colpite sono le regioni del Sud, dove si è dovuto tagliare ancora più pesantemente per colpa del deficit di bilancio, ma anche da noi lo scontento serpeggia. Secondo i dati del rapporto infatti il 31,7% di assistiti giudica peggiorati i servizi sanitari della propria regione”.

Infine il presidente di Anap fa notare come la spesa sanitaria italiana non sia più cara che nel resto d’Europa. “Lo studio dimostra – osserva Galletti – che la spesa italiana per la sanità risulta del 21% inferiore al dato complessivo della media dell’Unione europea, mentre nel 2009 si attestava a meno 19%. Eliminare gli sprechi è un dovere – conclude Galletti – ma qui si assiste ad una vera e propria demolizione dello stato sociale“.

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