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Capillari Rotti: cause, trattamenti efficaci e prevenzione completa

Salute » Dermatologia » Capillari rotti cosa fare

Area Salute
I Punti Chiave

Capillari rotti: cosa sono e come si presentano

I capillari rotti, conosciuti anche come teleangectasie, sono piccole dilatazioni croniche dei capillari o delle venule superficiali. Un capillare rotto si verifica quando la parete del vaso sanguigno si indebolisce e si rompe, causando la fuoriuscita di sangue nei tessuti circostanti. Si manifestano come un sottile reticolo di linee rosse, bluastre o violacee, simili a piccole ragnatele.

Le dimensioni variano da 0,3 a 1,5 mm, e i colori possono oscillare tra rosso acceso, bluastro, violaceo o verdone.

Si localizzano più spesso:

  • sull’esterno delle cosce,

  • vicino al malleolo mediale della caviglia,

  • nella fossa poplitea dietro al ginocchio,

  • ma anche sul viso, décolleté e braccia.

Generalmente rappresentano un inestetismo, ma non vanno sottovalutati perché possono segnalare una fragilità capillare o l’inizio di problemi di circolazione venosa. È importante distinguere i capillari rotti dalle vene varicose, che sono più grandi, sporgenti e spesso tortuose.

capillari rotti cosa sono come vengono le cause e come curarle

I capillari visibili sono piccole vene che possono apparire sulla superficie della pelle, ma non sempre indicano un problema di salute. Tuttavia, se accompagnati da sintomi come dolore o gonfiore, potrebbero essere un segnale di insufficienza venosa o altre patologie.

La Microangiopatia è una condizione caratterizzata da alterazioni nei piccoli vasi sanguigni, inclusi i capillari. Questa condizione può contribuire alla formazione di capillari rotti, poiché i vasi indeboliti sono più suscettibili a rotture.

Capillari rotti: cosa succede quando si rompono

La visibilità dei capillari è dovuta a un’eccessiva pressione nel circolo venoso periferico, che provoca la dilatazione dei piccoli vasi e il ristagno di sangue. Questo fenomeno rende i capillari evidenti sotto la pelle, dando origine alle caratteristiche striature o ramificazioni.

Capillari rotti: cause e fattori di rischio

Numerosi fattori favoriscono la comparsa dei capillari delle gambe e in altre zone del corpo. Tra i principali:

  • Aumento pressorio locale nel circolo venoso.

  • Familiarità e predisposizione genetica.

  • Sesso femminile, più colpito per motivi ormonali.

  • Gravidanza e allattamento, per l’aumento del volume ematico e delle pressioni venose.

  • Età superiore ai 40-50 anni, con perdita di elasticità vascolare.

  • Alterazioni ormonali (pillola anticoncezionale, menopausa).

  • Insufficienza venosa cronica, spesso legata a età avanzata, obesità e sedentarietà.

  • Stile di vita sedentario, fumo e alcol, che danneggiano il microcircolo.

  • Lavori prolungati in piedi o vicino a fonti di calore.

  • Esposizione eccessiva al sole e sbalzi di temperatura.

  • Traumi locali, alcolismo cronico, malattie del fegato, presenza di cellulite.

Capillari rotti: quando preoccuparsi?

Sebbene spesso siano solo un problema estetico, i capillari evidenti possono rappresentare il primo segnale di un’insufficienza venosa cronica. Bisogna prestare attenzione se compaiono sintomi come:

  • dolore localizzato,

  • gonfiore della gamba o del piede,

  • calore o arrossamento evidente (possibile flebite).

In questi casi è fondamentale rivolgersi a un medico per una valutazione accurata, che potrà includere un Ecocolordoppler venoso, utile per verificare la salute della circolazione profonda.

capillari rotti quando preoccuparsi

I capillari rotti si possono riassorbire?

In alcuni casi i capillari rotti si riassorbono spontaneamente, grazie all’azione del sistema linfatico e ai processi di rigenerazione cellulare.
Questo riassorbimento può richiedere da qualche settimana a diversi mesi, e dipende da fattori individuali e dall’entità del problema.
Per chi desidera risultati più rapidi e duraturi, sono disponibili trattamenti estetici mirati.

Trattamento dei capillari rotti: le soluzioni più efficaci

Prima di intraprendere qualsiasi trattamento è importante avere una diagnosi chiara e valutare l’eventuale presenza di patologie venose sottostanti.

Scleroterapia

  • Consiste nell’iniettare nel capillare una sostanza sclerosante che provoca una lieve infiammazione controllata, portando alla chiusura e riassorbimento del vaso.

  • Si esegue con semplici micro-iniezioni, senza anestesia.

  • Richiede più sedute, distanziate circa 4 settimane.

  • È la tecnica di elezione per i capillari delle gambe, con percentuali di successo fino al 90%.

  • Preferibile in autunno/inverno per ridurre il rischio di iperpigmentazioni solari.

Laserterapia

  • Utilizza un laser come il Laser Nd:YAG) che coagula il vaso, chiudendolo e permettendo al sangue di riattivare circuiti alternativi.

  • Indicata soprattutto per capillari sul viso e sul naso.

  • Stimola la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, migliorando il microcircolo.

  • Risultati visibili già dalla prima seduta, ma completamento in vari giorni/settimane.

  • Costo medio di circa 250 € a seduta.

Altri trattamenti

  • Luce pulsata intensa (IPL): simile al laser, meno selettiva.

  • Elettrocoagulazione: usa corrente elettrica per cauterizzare.

  • Farmaci fleboprotettori (oxerutina, venoruton) su prescrizione per migliorare la tonicità vasale.

  • La chirurgia è riservata alle vene varicose più grandi, non ai soli capillari.

Prevenzione dei capillari rotti: consigli utili

  • Applicare creme solari con protezione alta, evitare il sole diretto nelle ore più calde.

  • Evitare sbalzi di temperatura, bagni caldi prolungati, saune, cerette a caldo.

  • Seguire una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti (frutti rossi, agrumi), limitando il sale.

  • Bere molta acqua e mantenersi idratati.

  • Evitare fumo e alcol.

  • Fare regolare attività fisica moderata, come camminate o ginnastica in acqua.

  • Usare scarpe comode, non tacchi alti.

  • Evitare di accavallare le gambe o indossare vestiti troppo stretti.

  • Rinfrescare le gambe con docce tiepide o pediluvi.

Esercizi per migliorare la circolazione delle gambe

Per migliorare la circolazione sanguigna delle gambe, è fondamentale adottare uno stile di vita attivo. Esercizi regolari, come camminare, nuotare o praticare yoga, possono stimolare la circolazione. È anche utile evitare di stare fermi o seduti per lunghi periodi; se necessario, alzati e muoviti ogni tanto.

Inoltre, mantenere un peso sano e seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e cereali integrali può contribuire a una migliore circolazione. Infine, l’uso di calze a compressione può essere un valido aiuto per migliorare il ritorno venoso.

Trattamenti naturali per i capillari scoppiati

Esistono diversi trattamenti naturali che possono aiutare a ridurre l’aspetto dei capillari rotti. L’applicazione di gel a base di aloe vera o di estratti di centella asiatica può favorire la circolazione e rinforzare le pareti dei vasi sanguigni. Inoltre, l’assunzione di integratori a base di vitamina C e bioflavonoidi può contribuire a migliorare la salute dei capillari.

Quanto tempo ci vuole per vedere miglioramenti?

I tempi per vedere miglioramenti dopo un trattamento per i capillari rotti possono variare. In genere, dopo la Scleroterapia, i risultati iniziano a essere visibili dopo alcune settimane, ma il riassorbimento completo dei capillari trattati può richiedere fino a tre mesi. Con i trattamenti naturali, i miglioramenti possono essere notati dopo alcune settimane di utilizzo costante.

capillari rotti gambe medico

A chi rivolgersi per i capillari rotti

Il primo passo è consultare uno specialista, come:

  • Angiologo (per lo studio delle vene),

  • Dermatologo (per i capillari sul viso o sul tronco),

  • Chirurgo plastico vascolare.

Questi professionisti potranno valutare la situazione, indicare eventuali esami diagnostici e consigliare il trattamento più adatto.

Avviso importante

Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo e non possono in alcun modo sostituire il consulto medico specialistico. Per una diagnosi corretta e un piano terapeutico personalizzato o l’aumento significativo dei capillari rotti, rivolgiti sempre al tuo medico di fiducia.

È consigliabile consultare un medico se noti un aumento di dolore, gonfiore o cambiamenti di colore nella pelle. Inoltre, se hai una storia familiare di problemi venosi o se i capillari rotti sono accompagnati da ulcere o sanguinamento, è fondamentale rivolgersi a uno specialista. Un medico potrà eseguire esami diagnostici e consigliare il trattamento più appropriato.

  • Anap
  • Luglio 9, 2025

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