Le Ustioni
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Dott. Bruno Mandalari – Specialista Dermatologo – H. S. Raffaele Milano • Aggiornato al 20 giugno 2025
Il primo soccorso in caso di ustione è essenziale per limitare dolore, danni cutanei e rischi cicatriziali. Prevenire complicanze e facilitare la guarigione inizia proprio nei minuti successivi all’incidente, spesso ancora sul luogo dell’evento.
Cos’è un’ustione
Un’ustione è una lesione della pelle (o di strutture sottostanti) causata da calore, agenti chimici, elettricità o radiazioni (inclusi i raggi UV del sole). I danni possono variare dall’arrossamento superficiale a necrosi profonda di muscoli e ossa, impattando su sensibilità, termoregolazione e barriera immunitaria.
Classificazione e gradi
Gradi di profondità
Primo grado (superficiale): interessa solo l’epidermide; pelle rossa, asciutta, dolorosa; guarigione in 5–10 giorni senza cicatrici.
Secondo grado (parzialmente profondo): danneggia l’epidermide e parte del derma; vesciche dolorose, rischi di infezione e possibili cicatrici se profonde; il tempo di guarigione varia da 2 a 8 settimane.
Terzo grado (spessore totale): coinvolge epidermide e derma, distrugge terminazioni nervose; l’area può apparire bianca, bruciata o cuoio; necessità di innesti cutanei.
Quarto grado: lesioni profonde che estendono a muscoli, tendini o ossa, con rischio di perdita funzionale o anche vitale.
Estensione della lesione
L’estensione viene calcolata con la “regola del nove” negli adulti o con la tabella di Lund‑Browder nei bambini. L’ampiezza influisce su rischio di shock ipovolemico, trattamento e prognosi.
Estensione e valutazione dell’ustione
Si distinguono minori (superficiali, piccole) e gravi (spessore totale o estese su aree sensibili). In caso di dubbio su profondità o estensione, richiedere assistenza medica è sempre la scelta più sicura.
Tipi di ustioni
Termiche: da liquidi caldi, fiamme, vapori, oggetti roventi.
Chimiche: contatto con acidi o basi forti; richiedono lavaggio prolungato.
Elettriche: alta o bassa tensione; possono causare danno profondo e complicanze cardiache – sempre necessaria valutazione medica.
Da radiazioni/sole: dal sole o lampade abbronzanti; l’eritema solare è da primo grado, ma può degenerare in secondo grado.
Primo soccorso (fase pre-ospedaliera)
Intervento tempestivo
Allontanare la fonte di pericolo: spegnere fiamme, interrompere corrente o lavare sostanze chimiche.
Raffreddare con acqua corrente fredda o tiepida per almeno 20 minuti, anche fino a 30 minuti nei protocolli NHS; mai ghiaccio o acqua gelata.
Rimuovere vestiti e gioielli, salvo quelli incollati alla pelle.
Coprire con garza sterile o pellicola trasparente evitando fasciature strette, per proteggere dall’infezione.
Cosa NON fare
Mai ghiaccio, pomate grasse, dentifricio o burro – peggiorano l’infiammazione.
Non rompere le bolle: proteggono i tessuti sottostanti.
Non rimuovere la pelle morta o aderente.
Trattamento avanzato e farmaci
Analgesia: paracetamolo o ibuprofene in autorità; nei casi gravi valutare oppioidi in ambiente medico.
Liquidi intravenosi: indicati se TBSA >10–15%, secondo formula di Parkland.
Antibiotici topici: iodopovidone, gentamicina, acido ialuronico – usare con cautela; evitare sulfadiazina argentica su ustioni superficiali.
Interventi chirurgici: escarotomia/fasciotomia se compressione; innesti per ustioni profonde.
Vaccinazione antitetanica: necessaria se la lesione è profonda e il richiamo è scaduto.
Supporto nutrizionale e ossigeno iperbarico: utili nelle grandi ustioni per il recupero.
Prevenzione e misure sicurezza
- Limitare temperatura dell’acqua domestica a circa 49 °C (meglio <45 °C).
- Usare creme solari con SPF ≥30, cappelli e occhiali da sole.
- Installare rilevatori di fumo, paraschizzi e dispositivi di sicurezza domestici.
- Educare bambini e operatori al primo soccorso.
Complicanze e quando rivolgersi al medico
Complicanze immediate:
Shock ipovolemico, per perdita di liquidi
Infezioni, incluso rischio settico
Insufficienza renale, polmonare o sistemica.
Conseguenze a lungo termine:
- Cicatrici retrattili, cheloidi
- Limitazioni funzionali, in zone articolari
- Stress post-traumatico, frequente nei bambini.
Ustioni cosa fare:
Posso mettere aloe vera sulle vesciche?
Sì, solo se non sono aperte, e dopo raffreddamento. Non sostituisce il trattamento medico.Quando serve l’ospedalizzazione?
In caso di gravi ustioni, estensione ampia o coinvolgimento di aree sensibili.Perché non usare ghiaccio?
Il ghiaccio danneggia i tessuti e peggiora la lesione.Serve la vaccinazione antitetanica?
Sì, in caso di ustioni profonde e se non aggiornato il richiamo.L’alimentazione è importante?
Fondamentale nelle ustioni gravi: aiuta la rigenerazione e previene complicanze.Come trattare le cicatrici?
Bendaggi compressivi, silicone, infiltrazioni o interventi specialistici.