Carta d'Identità Elettronica - CIE: che cos'è e come richiederla
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La CIE, acronimo di carta di identità elettronica, è il documento che ha sostituito la vecchia carta d’identità cartacea in Italia. Si tratta di una tessera in plastica delle dimensioni di una carta di credito, resistente e dotata delle più moderne tecnologie per garantirti la massima sicurezza nell’identificazione.
Oltre a confermare la tua identità in Italia e all’estero, la CIE è oggi uno strumento indispensabile per l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione e di molti enti privati.
Cos’è la CIE e come funziona
La carta di identità elettronica è realizzata in policarbonato e contiene:
i tuoi dati anagrafici,
una fototessera in bianco e nero incisa con tecnologia laser,
le impronte digitali (per chi ha più di 12 anni),
un microchip contactless che custodisce tutte queste informazioni in modo sicuro.
Il microchip è conforme agli standard internazionali (ICAO 9303), come nei passaporti elettronici, e permette la lettura protetta dei dati solo con dispositivi autorizzati.
Sul fronte della carta, oltre alla tua foto e ai tuoi dati personali, si trova il numero di serie univoco: un codice alfanumerico composto da 2 lettere, 5 numeri e altre 2 lettere. Questo è il vero numero carta identità elettronica e viene utilizzato per vari controlli e operazioni online.
A cosa serve la carta di identità elettronica
La CIE non è solo un documento di riconoscimento:
- È un documento di viaggio riconosciuto in tutti i Paesi dell’Unione Europea e in vari Paesi extra UE con cui l’Italia ha accordi, come carta d’identità valida per l’espatrio.
- Serve per l’identificazione nei controlli di sicurezza (come aeroporti e frontiere).
- Permette l’accesso ai servizi online, per esempio sul sito dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate, del Fascicolo Sanitario Elettronico o di molti comuni, attraverso il sistema “Entra con CIE”.
Come richiedere o rinnovare la CIE
Puoi fare la CIE in tre casi principali:
alla scadenza della vecchia carta, cioè dopo 10 anni se sei maggiorenne, 5 anni dai 3 ai 18 anni e 3 anni sotto i 3 anni;
in caso di smarrimento, furto o deterioramento;
per cambio dati (come residenza o stato civile).
Per richiederla devi presentarti in Comune con:
la vecchia carta d’identità (se ce l’hai ancora),
una fototessera recente con dimensioni precise di 3,5 x 4,5 cm con sfondo neutro e senza ombre,
la tessera sanitaria o codice fiscale.
Il costo è di 16,79 euro più eventuali diritti comunali. Puoi anche chiedere la spedizione a casa, fissando un appuntamento per riceverla.
In fase di rilascio riceverai un PIN diviso in due parti: una parte ti viene consegnata al Comune, l’altra assieme alla carta. Conserva bene questo codice perché serve per utilizzare la carta online.
Rinnovo carta identità: come funziona
Quando arriva la scadenza della vecchia carta, il metodo più rapido per rinnovare la CIE è recarsi presso l’ufficio anagrafe del tuo Comune, portando con te la vecchia carta d’identità, una fototessera recente e il pagamento delle spese previste. Si tratta dello stesso procedimento previsto per il rilascio, con presentazione della documentazione e pagamento delle spese previste.
Il Comune ritirerà la vecchia carta (cartacea o elettronica) e attiverà la nuova.
Numero di serie e sicurezza
Ogni carta di identità elettronica ha un numero di serie univoco, stampato in alto a destra, opposto rispetto alla fotografia. Questo codice identifica esclusivamente la tua CIE e viene utilizzato, ad esempio, per recuperare il PUK o per accedere ad alcuni servizi.
Inoltre, grazie al microchip integrato, i tuoi dati e le impronte digitali sono protetti da sistemi che ne impediscono la lettura non autorizzata. Solo dispositivi certificati e le autorità competenti possono accedere alle impronte.
Come recuperare il PUK della carta di identità elettronica
Il PUK è un codice fondamentale che serve per sbloccare o reimpostare il PIN della tua CIE. Se lo hai perso, puoi recuperarlo in due modi:
Con l’app CieID, se durante la richiesta della carta hai lasciato un’email o un numero di cellulare:
accedi alla voce “Recupero PUK”,
avvicina la CIE allo smartphone NFC,
inserisci il numero carta identità elettronica e conferma i contatti,
riceverai entro 48 ore un messaggio con le istruzioni.
- Oppure recandoti direttamente in Comune per aggiornare i contatti e chiedere la ristampa dei codici.
Come aggiornare la fototessera sulla CIE
Per aggiornare la fototessera sulla tua CIE, devi recarti presso l’ufficio anagrafe del tuo Comune e presentare una nuova fototessera conforme alle specifiche richieste. È importante portare anche un documento d’identità valido e, se necessario, pagare eventuali diritti comunali per il servizio.
Accedere ai servizi online con la CIE
Con la tua carta di identità elettronica puoi fare l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione tramite il sistema “Entra con CIE”. Ti serve:
uno smartphone con NFC e l’app CieID;
o un lettore contactless collegato al PC.
Quando accedi, basta avvicinare la carta e inserire il PIN. Se sbagli il PIN troppe volte, potrai sbloccare la situazione proprio grazie al PUK.
Perché la CIE conviene
- Ha un numero di serie univoco che garantisce tracciabilità e sicurezza.
- Ti consente di fare l’identificazione in Italia e in viaggio come carta d’identità valida per l’espatrio.
- È lo strumento ideale per l’accesso ai servizi online, in alternativa o in aggiunta allo SPID.
- Al momento del rilascio o del rinnovo carta identità, ricevi un PIN diviso in due parti da usare sempre per autenticarti.
- Se perdi il codice, puoi recuperare il PUK facilmente con l’app o in Comune.
SPID e CIE: due strumenti per la tua identità digitale
Oltre alla CIE, un altro sistema sempre più diffuso per l’accesso ai servizi online è lo SPID, ossia il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Si tratta di credenziali personali che ti permettono di autenticarti in modo sicuro su tutti i portali della Pubblica Amministrazione e di molti enti privati.
Se vuoi saperne di più su come funziona, puoi leggere questa utile guida su SPID e come imparare a conoscerlo pubblicata da ANAP.
