Le analisi sui Mercati Energetici » Economia mondiale settembre 2025
Economia mondiale: i dati di settembre 2025
I dati elaborati dal CER di settembre 2025 evidenziano segnali di crescita nel commercio, nella produzione e nell’occupazione, pur con differenze tra Paesi.
Commercio mondiale in crescita
A luglio il commercio mondiale è salito del 5,5% su base annua, dopo il +3,7% di giugno.

Le economie emergenti trainano la crescita, soprattutto in Asia. La Cina ha registrato un aumento del 9,2% delle esportazioni. Le economie avanzate mostrano dati più moderati, con stabilità per l’Area euro e incrementi in Giappone e Stati Uniti.
Pil e produzione industriale
Stati Uniti, Europa e Giappone
Nel secondo trimestre 2025, il Pil statunitense cresce del 2,1%, l’Area euro del 1,5% e il Giappone dell’1,7%.
India, Cina e altri Paesi emergenti
Tra le economie emergenti, l’India accelera con un +7,8%, mentre la Cina rallenta al +5,3%.
Produzione industriale in Italia e principali economie europee
La produzione industriale globale cresce del 3,0%.
In Europa segnali positivi per Spagna, Germania, Francia e Italia. Il nostro Paese segna un +0,9%, dopo mesi di calo.
Lavoro e inflazione
Tassi di disoccupazione
Ad agosto la disoccupazione cala nell’Area euro al 6,2%, mentre sale negli Stati Uniti al 4,3%. In Giappone scende al 2,3%.
Andamento dei prezzi
L’inflazione resta stabile nell’Area euro al 2,0%. In Cina scende a -0,4%, mentre negli Stati Uniti sale al 2,9%.
Materie prime ed energia
I prezzi delle materie prime aumentano dello 0,6% su base annua.
La componente non energetica cresce del 9,7%, mentre quella energetica cala del 12,9%.
Il petrolio Brent si attesta a 70 dollari al barile, mentre il gas naturale scende a 32 €/MWh.
Tassi di interesse e cambi valutari
La Federal Reserve riduce i tassi al 4,00-4,25%, mentre la BCE li mantiene stabili al 2,15%.
L’euro si rafforza su dollaro e yen, segnalando un apprezzamento nei confronti delle principali valute.
Fiducia di consumatori e imprese
Gli indici di fiducia restano stabili negli Stati Uniti e nell’Area euro.
In Giappone cresce leggermente. Tuttavia, rispetto a un anno fa, i valori risultano più bassi, segnalando prudenza nei consumi e negli investimenti.
- Anap
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