Le analisi sui Mercati Energetici » Mercati energetici settembre 2025: equilibrio fragile
Mercati energetici: prezzi stabili ma equilibrio fragile
A settembre 2025 i mercati energetici mostrano una stabilità apparente, ma la situazione resta incerta. Il Centro Europa Ricerche (CER) segnala prezzi quasi fermi, sostenuti solo da tensioni geopolitiche e domanda asiatica.
Petrolio e gas: leggera calma dopo mesi di oscillazioni
Il prezzo medio del petrolio Brent si è attestato a 67,6 dollari al barile, in aumento dello 0,5% rispetto ad agosto, ma in calo del 7,5% su base annua. Il gas naturale TTF europeo ha registrato un lieve calo, pari allo 0,3% mensile, attestandosi a 32 euro per megawattora, con un ribasso annuo dell’11,2%.
Secondo il CER, questa stabilità deriva da un equilibrio tra fattori opposti: da un lato la riduzione dei consumi in Europa, dall’altro la forte domanda asiatica.
Elettricità: l’Italia resta tra i Paesi più cari
Il prezzo medio dell’energia elettrica in Italia è stato di 113,2 euro per megawattora, con un lieve aumento mensile (+0,5%) ma una riduzione annuale (-7,4%).
Tra i principali Paesi europei, la Francia registra i valori più bassi (37,9 €/MWh), mentre l’Italia resta il mercato con le tariffe più alte. Un dato che riflette la complessità della transizione energetica e la necessità di strategie di lungo periodo per ridurre i costi e favorire la sostenibilità.
CO₂: emissioni in aumento e costi più alti
Il prezzo dei permessi di emissione di CO₂ (sistema ETS europeo) ha toccato 75,7 euro per tonnellata, in crescita del 6,3% rispetto ad agosto. Rispetto al 2019, l’aumento supera il 200%, segno di regole più severe contro l’inquinamento e di una maggiore attenzione ambientale.
Uno scenario stabile, ma ancora incerto
In sintesi, i mercati energetici restano in equilibrio precario. I costi si mantengono contenuti, ma il quadro globale è fragile. Eventi geopolitici, clima e domanda industriale potranno influenzare ancora il prezzo dell’energia nei prossimi mesi.
Domande frequenti sulle sigle dei mercati energetici
Cos’è il CER?
Il Centro Europa Ricerche è un istituto indipendente che studia l’economia italiana ed europea. Pubblica ogni mese un rapporto sui mercati energetici con dati ufficiali su prezzi e tendenze.
Cosa significa Brent?
Il Brent è un tipo di petrolio estratto nel Mare del Nord.
Serve come prezzo di riferimento mondiale per calcolare il costo del greggio.
Che cos’è il TTF?
Il TTF è il principale mercato europeo del gas naturale, con sede nei Paesi Bassi. Indica quanto costa il gas all’ingrosso in Europa.
Cosa rappresenta il PUN?
Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) indica il prezzo medio dell’energia elettrica in Italia. Viene aggiornato ogni giorno in base alla domanda e all’offerta.
Cosa vuol dire CO₂ nel mercato energetico?
La CO₂ è l’anidride carbonica, uno dei principali gas responsabili dell’effetto serra. Le aziende europee pagano per emettere CO₂ attraverso il sistema ETS.
Che cos’è il sistema ETS?
È l’Emission Trading System dell’Unione Europea.
Funziona come un “mercato delle emissioni”: chi inquina di più deve acquistare permessi di emissione.
Cosa indica l’IPBE CER?
L’Indice dei Prezzi dei Beni Energetici (IPBE) misura l’andamento dei costi di petrolio, gas, carbone e propano. A settembre 2025 è stato di 127,2 punti, quasi stabile rispetto al mese precedente.
Chi sono i Paesi OPEC+?
L’OPEC+ è un gruppo di Paesi produttori di petrolio, tra cui Arabia Saudita e Russia. Si riuniscono per decidere quanto petrolio produrre e quindi influenzano il prezzo mondiale.
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