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Discriminazione e diritti umani: serve una strategia UE per tutelare gli anziani


Persone anziane ancora discriminate: l’Europa risponde
Il 6 febbraio 2025, l’Europa ha fatto un passo avanti nel riconoscere un problema urgente ma poco affrontato: la discriminazione basata sull’età. È quanto emerso dalla tavola rotonda politica online promossa da AGE Platform Europe, insieme ad altri enti europei per i diritti umani e le pari opportunità.
L’evento ha coinvolto istituzioni, associazioni e rappresentanti della società civile. Al centro del confronto: come garantire una reale tutela dei diritti alle persone over 60 e superare l’ageismo, ovvero la tendenza a discriminare o escludere le persone in base all’età.
L’Unione Europea deve fare di più
Molti partecipanti hanno sottolineato che l’Unione Europea dispone di strumenti ancora troppo deboli per difendere i diritti degli anziani, che spesso si trovano esclusi dalla piena partecipazione alla vita sociale, economica e digitale. Oltre al lavoro, la discriminazione colpisce infatti anche la sanità, i servizi bancari, la casa e l’accesso alle tecnologie.
Un aspetto critico è la mancanza di una normativa unitaria e aggiornata che riconosca alle persone anziane lo status di veri titolari di diritti umani, non semplicemente di assistiti.
L’invecchiamento della popolazione cambia l’Europa
Con l’invecchiamento della popolazione, servono nuove politiche per includere le persone anziane in modo attivo e rispettoso. Questo significa promuovere:
- la dignità della persona,
- l’autonomia individuale,
- il diritto a partecipare pienamente alla società.
Tutto questo è possibile solo abbandonando modelli assistenziali superati e adottando un approccio basato sui diritti umani, capace di garantire uguaglianza e coesione sociale.
ANAP Confartigianato e la voce degli anziani
Anche ANAP Confartigianato, da anni impegnata nella difesa delle persone anziane, guarda con attenzione al dibattito europeo. Il riconoscimento dei diritti degli over 60, soprattutto quelli che hanno dato tanto al mondo del lavoro e dell’artigianato, è oggi più che mai necessario.
La valorizzazione delle competenze, la lotta agli stereotipi legati all’età e l’inclusione attiva degli anziani sono temi che riguardano tutta la comunità.
Cosa serve per cambiare davvero
Dal confronto sono emerse raccomandazioni chiare:
- adottare una strategia europea per la parità di età;
- rafforzare le leggi antidiscriminazione;
- migliorare la raccolta di dati sull’ageismo;
- sostenere una Convenzione ONU sui diritti delle persone anziane;
- garantire risorse adeguate a enti e associazioni che lavorano per l’uguaglianza.
Tutti concordano su un punto: la discriminazione basata sull’età non può più essere tollerata.

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