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La riduzione del benessere dei lavoratori – secondo il 2° Rapporto Censis-Eudaimon, presentato di recente a Roma – trova una risposta nel welfare aziendale. Da una indagine su 7.000 lavoratori che beneficiano di prestazioni di welfare aziendale risulta che l’80% ha espresso una valutazione positiva, di cui il 56% ottima e il 24% buona. Tra i desideri dei lavoratori, al primo posto c’è la tutela della salute con iniziative di prevenzione e assistenza (42,5%), seguono i servizi di supporto per la famiglia (servizi per i figli e per i familiari anziani) (37,8%), le misure di integrazione del potere d’acquisto (34,5%), i servizi per il tempo libero (banca delle ore e viaggi) (27,3%), i servizi per gestire meglio il proprio tempo (soluzioni per risolvere incombenze burocratiche e il disbrigo delle commissioni) (26,5%), infine la consulenza e il supporto per lo smart working (23,3%).

“La ricerca condotta dal Censis con Eudaimon evidenzia, un pò a sorpresa rispetto al pessimismo dilagante, che ci sono le condizioni migliori per fare del welfare aziendale la leva con cui coinvolgere i collaboratori, far convergere i loro interessi con quelli dell’impresa e creare una comunità al lavoro”, ha detto Alberto Perfumo, Amministratore Delegato di Eudaimon, che ha concluso: “Si può andare molto al di là dei risparmi fiscali e puntare dritti a più produttività e più benessere”.

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Il welfare aziendale per una migliore qualità della vita in azienda
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