Confartigianato Imprese Veneto e ANAP, lo scorso 14 settembre si sono incontrati per trattare il delicato tema sulla residenzialità per la terza età, presentando il nuovo progetto pluriennale “Nostradomus”.
Il rischio di infortuni è una delle principali preoccupazioni rispetto alla vita domestica degli anziani, in particolare di quelli soli. Il Rapporto ISTAT sugli incidenti domestici evidenzia che in Italia, nel corso del 2020, ci sono stati più incidenti e infortuni fra le quattro mura domestiche che sulle strade, oltre 3 milioni.
Gli infortuni più comuni: 45% cadute e 27,5% ferite da taglio. Si stima che la struttura edilizia dell’ambiente domestico determini quasi il 30% di questi eventi: pavimenti 18,5 e scale 10%. La cucina è la parte della casa più coinvolta (38% dei casi), il bagno e camera da letto 10% ciascuno.
In Veneto circa 7mila ricoveri causati da incidenti domestici all’anno riguardano persone con oltre 75 anni di età. Il 64% delle cadute in Veneto avviene in casa e più del 36% degli over 65 dichiara di avere paura di cadere. Di fronte a questa realtà, destinata a peggiorare nel tempo nasce, dalla volontà di Confartigianato Imprese Veneto e ANAP, il progetto “Nostradomus – Residenzialità per la terza età”.
Un piano operativo pluriennale di azioni finalizzate a sostenere e promuovere l’housing della terza età. In particolare il progetto vuole porre in luce l’importanza dell’invecchiamento a casa delle persone anziane e l’importanza di progettare e adeguare le abitazioni perchè si possano adattare ai bisogni delle diversi fasi di vita.
Questo non significa semplicemente abbattere le barriere architettoniche e migliorare l’accessibilità, ma anche adeguare e rimodulare gli spazi interni per renderli maggiormente fruibili o inserire tecnologie domotiche e di telemedicina, per rendere le abitazioni più funzionali e sicure.
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