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Lariocidina, un nuovo antibiotico per fermare i batteri resistenti

Immagina di avere un’infezione e che i soliti farmaci non funzionano più. E’ ciò che sta accadendo sempre più spesso a causa dei meccanismi di resistenza agli antibiotici. Ma c’è una buona notizia: un gruppo di ricercatori ha scoperto un nuovo antibiotico, chiamato Lariocidina, che potrebbe cambiare le regole del gioco.
Troppi antibiotici cosa causano?
I meccanismi di resistenza agli antibiotici
Negli ultimi decenni, i batteri hanno imparato a difendersi dai farmaci. Ciò comporta che infezioni un tempo facili da curare oggi possono diventare pericolose, soprattutto per le persone più anziane o fragili. Gli esperti parlano di resistenza ai farmaci come una delle minacce più serie alla salute mondiale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, stima che nel 2019 ci siano stati 4,95 milioni di decessi associati alla resistenza antimicrobica (AMR), di cui 1,27 milioni direttamente attribuibili a questa causa.
In Europa, l’Antibioticoresistenza causa circa 33.000 decessi ogni anno, con l’Italia che registra circa 11.000 morti, posizionandosi tra i Paesi con il più alto tasso di mortalità legato a questo fenomeno.
L’urgenza di sviluppare nuovi antibiotici vengono quindi sottolineati dai dati emersi dall’Istituto Superiore di Sanità, come la Lariocidina, per contrastare in modo più efficace le infezioni da batteri multiresistenti e ridurre l’alto tasso di mortalità associato.
Resistenza batterica come funziona
La resistenza batterica è frutto di una combinazione di mutazioni e scambio genetico che favorisce la sopravvivenza del batterio.
- Ridotta permeabilità della membrana: i batteri, specie Gram-negativi, possono modificare la loro membrana esterna, ad esempio modificando le porine (canali) per impedire all’antibiotico di entrare.
- Inattivazione enzimatica: i batteri producono enzimi capaci di disattivare gli antibiotici.
- Modifiche del bersaglio: il batterio altera la struttura molecolare dove normalmente si lega l’antibiotico, riducendone la capacità d’azione.
- Efflusso attivo (pompe di uscita): i batteri utilizzano specifiche pompe di membrana per espellere l’antibiotico prima che faccia effetto.
- Bypass del bersaglio e iperproduzione: produzione in eccesso del bersaglio dell’antibiotico, così una parte rimane ancora funzionale
Conoscere questi meccanismi permette di:
Scegliere terapie mirate;
Ridurre l’uso inappropriato di antibiotici;
Stimolare l’innovazione di farmaci più efficaci.
Che cos’è la Lariocidina
La Lariocidina è una nuova molecola scoperta in laboratorio dai ricercatori dell’Università McMaster in Canada. Si trova in un tipo di batterio buono che vive nel terreno. È stata individuata grazie a tecnologie avanzate e anni di studio.

Come agisce questo nuovo antibiotico
A differenza di molti antibiotici di ultima generazione, la Lariocidina funziona in modo diverso. Immagina i batteri come piccole fabbriche. Questa sostanza entra e spegne i macchinari interni, bloccando la produzione di proteine essenziali per la loro sopravvivenza. Questo approccio impedisce ai batteri di far partire i soliti meccanismi di resistenza agli antibiotici, rendendola una possibile arma potente contro i cosiddetti batteri resistenti agli antibiotici o superbatteri.
Quali batteri può combattere
I test finora condotti hanno mostrato che la Lariocidina è efficace contro diversi batteri pericolosi, come l’Acinetobacter baumannii, noto per causare infezioni ospedaliere molto resistenti. Questo batterio è tra i più temuti in ambito sanitario.
Cosa succede ora: sarà disponibile presto?
Nonostante la scoperta sia promettente, ci vorranno altri anni prima che questo nuovo antibiotico possa essere usato negli ospedali. Servono altri test, in particolar modo sull’uomo, per verificarne sicurezza ed efficacia. Nel frattempo, è necessario continuare a seguire un uso corretto gli antibiotici, solo quando davvero necessari, per evitare che i batteri sviluppino ancora più resistenza.
Come proteggersi oggi
In attesa di nuovi farmaci, ci sono alcune semplici regole per difendersi:
- Lavarsi spesso le mani
- Seguire attentamente le indicazioni del medico
- Non assumere antibiotici senza prescrizione
- Completare sempre la cura, anche dopo la scomparsa dei sintomi
Un segnale di speranza
La scoperta della Lariocidina è un segnale forte: la scienza non si è fermata. Dopo 30 anni senza nuovi antibiotici, questo passo apre una nuova strada nella lotta contro le infezioni più difficili.
La battaglia contro i batteri resistenti è ancora lunga, ma la scoperta della Lariocidina ci mostra che la ricerca continua e che nuove soluzioni possono arrivare anche quando sembrano impossibili.
- Anap
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