L’incontro annuale di ANAP Veneto, tenutosi presso il ristorante Al Bosco di Cervarese Santa Croce, ha riunito rappresentanti da tutta la regione per discutere delle sfide attuali che riguardano la sanità e i servizi sociali in un contesto di autonomia differenziata. L’evento ha visto la partecipazione di diversi gruppi come quella di ANAP Verona, guidata dal presidente Gianni Peruzzi, e la premiazione di artigiane venete distintesi nel settore.
Sfide della Sanità e Autonomia Differenziata
Durante l’incontro, si è posto l’accento non tanto su cosa l’autonomia differenziata cambierà, quanto sulle criticità sociali e sanitarie da risolvere, data l’età media in aumento e il bisogno di mantenere gli anziani in buona salute. Il presidente nazionale Guido Celaschi ha delineato le priorità: promuovere l’attività fisica, una dieta sana, la socialità e la sicurezza sociale. Nonostante i progressi, come l’inserimento del sistema di welfare nella legge delega 33/2023, mancano ancora i decreti attuativi.
Severino Pellizzari, presidente di ANAP Veneto, ha espresso frustrazione per la lentezza dei miglioramenti: “Ci dicono che stanno lavorando, ma i benefici non si vedono. La sanità pubblica costringe ancora gli anziani a pagare privatamente per visite urgenti, nonostante le tasse già versate”.
Iniziative Locali e Il Futuro dei Servizi
Un esempio positivo viene dal progetto “Pronto anziano”, gestito da volontari pensionati per il trasporto alle strutture sanitarie, con oltre 500 richieste mensili. Tuttavia, il sindaco di Tribano, Massimo Cavazzana, ha sottolineato un’altra sfida: il calo della natalità, che sta influenzando la sostenibilità dei servizi. “Se non interveniamo ora, tra pochi anni mancheranno figure professionali essenziali come idraulici ed elettricisti”, ha dichiarato.
Domenico Crisarà, presidente dell’Ordine dei Medici di Padova, ha criticato la distribuzione delle nuove case di comunità, sottolineando che l’ubicazione non riflette le reali necessità della popolazione anziana.
L’incontro si è concluso con la premiazione di donne artigiane distintesi per il loro contributo, tra cui la veronese Mariarosa Signorini e altre professioniste provenienti da diverse province.
