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Per tutti i percettori di pensioni fino a quattro volte il minimo, da aprile 2020 gli assegni INPS cresceranno grazie alla rivalutazione pari al 100% dell’indice Istat in base a quanto ha previsto la Legge di Bilancio del 2020L’INPS ha emanato un comunicato che prontamente pubblichiamo.

I pensionati con trattamento complessivo lordo compreso fra tre e quattro volte il minimo, quindi fra 1.539,04 e 2.052,04 euro, riceveranno l’importo di pensione adeguato in base alla previsione della Legge di Bilancio.
La legge ha introdotto un meccanismo di rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici parzialmente diverso da quello applicato con la prima rata di gennaio 2020.

La novità consiste nella eliminazione della fascia di rivalutazione delle pensioni comprese fra tre e quattro volte il trattamento minimo, che prevedeva l’attribuzione della rivalutazione nella misura del 97% dell’indice di rivalutazione. Poiché per il 2020 l’indice provvisorio di rivalutazione è pari allo 0,4%, i trattamenti in questione erano stati rivalutati con l’indice dello 0,388%.

A questi pensionati viene ora riconosciuta la rivalutazione nella misura integrale, quindi al 100% dell’indice di rivalutazione. Con il rateo di aprile, oltre all’adeguamento dell’importo corrente, sarà corrisposta la differenza relativa ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2020. Si rammenta, in linea generale, che la perequazione viene riconosciuta non sul singolo trattamento, ma su tutte le pensioni di cui un soggetto è titolare secondo le regole illustrate di seguito.

Per la determinazione dell’importo complessivo da rivalutare si fa riferimento alla mensilità di dicembre dell’anno precedente alla rivalutazione (in questo caso, quindi, dicembre 2019) prendendo in considerazione:

  • le prestazioni corrisposte da enti diversi dall’INPS assoggettate al regime della perequazione cumulata
  • le prestazioni erogate dall’INPS ad esclusione di quelle di carattere non previdenziale
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