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Telemarketing, stop alle chiamate ingannevoli: cosa cambia dal 19 agosto


Il telemarketing selvaggio e le truffe telefoniche tormentano gli italiani, ma presto cambierà. Dal 19 agosto, infatti, entreranno in vigore i nuovi filtri voluti da Agcom per bloccare le chiamate in entrata provenienti dall’estero con numeri italiani camuffati. Una misura attesa da milioni di consumatori stanchi di proposte commerciali indesiderate e raggiri.
Ecco cosa sta succedendo, perché il registro delle opposizioni non ha funzionato come sperato, e come puoi comunque difendere la tua privacy grazie alle nuove regole e a buone pratiche di segnalazione.
Situazione attuale del Telemarketing selvaggio
In Italia il fenomeno del telemarketing selvaggio è tutt’altro che risolto. Solo nel settore energia, Adiconsum ha denunciato che quasi il 50% delle telefonate ricevute da presunti operatori sarebbero in realtà chiamate fantasma, senza alcun mandato reale o addirittura tentativi di frode.
A lanciare l’ennesimo allarme è stato anche il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, parlando alla Camera di «numerosissime denunce» che ogni giorno segnalano il teleselling aggressivo. Il problema è noto: chiamate ripetute da operatori che spesso non si identificano, usano numeri telefonici inesistenti o si spacciano per uffici di tutela dei consumatori. Senza contare chi promette fantomatici risparmi sulle bollette o dimostra di conoscere già dati personali e bancari in modo del tutto illecito.
Dal 19 agosto scattano i filtri Agcom anti-spoofing
Per arginare definitivamente le truffe legate allo spoofing — cioè la tecnica con cui i truffatori fanno apparire sul display del tuo cellulare un numero italiano quando in realtà chiamano dall’estero — Agcom ha introdotto due tappe fondamentali:
Dal 19 agosto: saranno attivi i primi filtri, che bloccheranno le chiamate in entrata dall’estero con numeri fissi italiani falsi.
Dal 19 novembre: lo stesso filtro si estenderà ai numeri mobili camuffati.
Grazie al controllo dei prefissi e alle verifiche sui flussi internazionali, queste chiamate saranno fermate prima di arrivare al nostro telefono o almeno segnalate come sospette.
Il flop del Registro delle opposizioni e i suoi limiti
Il registro pubblico delle opposizioni, potenziato nel 2022 per consentire a tutti (anche sui cellulari) di dire stop alle chiamate pubblicitarie, si è però rivelato largamente inefficace.
A due anni dall’attivazione, nonostante i 30 milioni di numeri registrati, le fastidiose telefonate non solo non sono scomparse, ma in molti casi sembrano addirittura aumentate. Il registro si basa su un meccanismo “opt-out”, che favorisce i soggetti scorretti. Al contrario, modelli “opt-in”, dove sei tu a dare preventivamente il consenso, garantirebbero tutele ben più solide.
Le persone lamentano telefonate ripetute e promesse ingannevoli. Maria, una madre di famiglia, racconta di aver ricevuto una chiamata da un presunto operatore che le prometteva un risparmio sulle bollette. Dopo aver fornito i suoi dati, si è ritrovata con un contratto che non aveva mai richiesto. Così tanti, oggi, evitano di rispondere ai numeri sconosciuti rischiando di ignorare anche chiamate importanti.
Ora il Garante della Privacy sta lavorando a un nuovo Codice di condotta del telemarketing, ma i tempi sono lunghi e nel frattempo milioni di utenti restano esposti.
Come tutelare la privacy e contrastare le truffe
Nonostante i limiti, iscriversi al registro delle opposizioni resta comunque un passo utile, perché obbliga almeno gli operatori regolari a rispettare la tua volontà. Puoi farlo gratuitamente online o via telefono.
Qui trovi una guida dettagliata: Registro delle opposizioni contro telefonate indesiderate.

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